Borrell al Parlamento Ue: "La crisi afghana è una catastrofe, la peggiore dopo quella della Crimea"

L'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell
L'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell Diritti d'autore Jean-Francois Badias/AP
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

L'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell: "L'Afghanistan è una nuova opportunità per Cina, Russia e Turchia di estendere la loro influenza in Asia. Importante rafforzare le relazioni con Iran, Pakistan e India"

PUBBLICITÀ

Il ritorno dei talebani al potere è una "catastrofe". Non ha usato mezzi termini l'Alto rappresentante dell'Unione europea, Josep Borrell, in un'audizione straordinaria all'europarlamento. "Si tratta del più importante evento di geopolitica dopo la crisi della Crimea nel 2014", ha detto Borrell, e "una nuova opportunità per Cina, Russia e Turchia di estendere la loro influenza". Per questo sarà importante rafforzare le relazioni con Iran, Pakistan e India.

Naturalmente, ha aggiunto il capo della diplomazia europea, bisognerà dialogare con i talebani. Ma questo non significherà dare legittimazione al loro governo.

Borrell ha comunicato che 106 collaboratori con l'Unione europea e le loro famiglie sono atterrati a Madrid nelle ultime ore, e che presto lasceranno l'Afghanistan altre 300 persone. Verranno redistribuite fra i 27 Paesi.

"La speranza è che questo ricollocamento funzioni e che non emergano di nuovo le nostre differenze e si vedano lotte su chi deve prendersi cura di queste persone. Non possiamo portare tutti gli afghani fuori dal Paese, dice Borrell, ma la cosa importante è capire cosa possiamo fare.

Tema divisivo quello della redistribuzione per l'Europa. L'Austria ha detto no agli afghani in fuga, visto che ne ospita già 44mila, la seconda comunità dell'Unione. La Germania non vuole ripetere l'esperienza di accoglienza con la crisi siriana del 2015, e punta a finanziare i Paesi confinanti con l'Afghanistan. La Francia e l'Italia hanno una posizione intermedia, e vogliono far arrivare il maggior numero possibile di collaboratori attraverso corridoi umanitari. Con gli ultimi arrivi a Roma di giovedì, l'Italia ha fatto arrivare 500 afghani.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Il vero volto dei talebani

"Il Pakistan non finanzia i talebani", parla a Euronews l'ambasciatore del Paese presso l'Ue

La crisi dell'Afghanistan causerà un afflusso di rifugiati in Europa?