Germania e Paesi Bassi sospendono i rimpatri degli afghani

Talebani e afghani attorno al cadavere di un membro delle forze afghane ucciso a Farah, 11 agosto 2020
Talebani e afghani attorno al cadavere di un membro delle forze afghane ucciso a Farah, 11 agosto 2020 Diritti d'autore Mohammad Asif Khan/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
Diritti d'autore Mohammad Asif Khan/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
Di Eloisa Covelli
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Accolgono così la richiesta del governo in difficoltà per l'avanzata dei talebani

PUBBLICITÀ

Dopo la Svezia e la Finlandia, anche la Germania e i Paesi Bassi sospendono i rimpatri forzati degli afghani, dato che i talebani stanno gradualmente riconquistando il Paese.

La richiesta era arrivata dal governo afghano a Bruxelles a luglio, ma sei Stati tra cui la Germania e i Paesi Bassi, avevano chiesto all'Ue di continuare i rimpatri.

La situazione in Afghanistan è difficile e in via di sviluppo. D'altra parte però c'è un gruppo di afghani che sono obbligati a lasciare il paese, in Germania sono 30mila. E il ministero dell'Interno continua ad essere dell'avviso che devono lasciare il paese il prima possibile.
Steve Alter
portavoce del ministero dell'Interno tedesco

Nel 2020 gli afghani hanno rappresentato il 10 percento delle domande di asilo nell'Unione europea, la seconda nazionalità dopo i Siriani, secondo Eurostat.

Quest'anno sono stati rimpatriati 1200 afghani, ma solo 200 contro la loro volontà.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Rotterdam e la fattoria galleggiante (con 40 mucche) nel porto

Amsterdam, decine di ciclisti nudi per protestare contro l'uso di auto che inquinano

Afghanistan, l'avanzata dei talebani e le manovre delle potenze mondiali