Iran, inizia l'era di Ebrahim Raisi. L'ultraconservatore si è insediato alla Presidenza

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Di Debora Gandini
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L'investitura ufficiale della Guida suprema Ali Khamenei, dopo la vittoria elettorale di giugno. Raisi: "non ci faremo intimorire dai nemici esterni"

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Cambio al vertice in Iran. Tra crisi economica, crisi nucleare e tensione nel Golfo, l’ultraconservatore Ebrahim Raisi si è insediato alla presidenza del Paese dopo aver ricevuto l’approvazione della Guida suprema iraniana Ali Khamenei. Una cerimonia che si è tenuta a Teheran alla presenza dei principali leader politici e militari iraniani. 

Nel suo discorso ufficiale, Raisi, che fino a poco tempo fa era a capo della Magistratura, ha sottolineato che l’Iran non si farà intimorire dalle ostilità dei nemici esterni e dalle questioni interne.

Il neo Presidente ha promesso al popolo che il Paese resisterà alle sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti anche se le sfide da affrontare sono diverse. Prima tra tutte la situazione economica precaria, causa di proteste e scioperi. Un contesto aggravato dall’epidemia di Covid-19, dal diffondersi della variante Delta e da relazioni diplomatiche tese.

Scintille tra Israele e Unione europea su Iran

L’ultraconservatore Raisi ha fatto scattare subito scintille tra Israele e l’Unione europea. Il ministero degli Esteri dello stato ebraico ha criticato Bruxelles per aver deciso di inviare un diplomatico al giuramento del presidente iraniano definito, da Gerusalemme, “il macellaio di Teheran”. Il rappresentante in missione a Teheran è Enrique Mora, vicesegretario generale del Servizio europeo per l’azione esterna (la macchina diplomatica dell’Alto rappresentante Josep Borrell guidata dall’italiano Stefano Sannino), a capo degli Affari politici e coordinatore dei colloqui nucleare.

La linea dura di Raisi

“Non faremo affidamento sugli stranieri”, ha sottolineato Raisi puntando il dito contro la precedente amministrazione di Hassan Rohani per i problemi economici del Paese. “Da oggi, la mia amministrazione seguirà un programma urgente e a breve termine per rimuovere i dieci problemi più importanti del Paese, compresi quelli relativi alla carenza di budget, investimenti, inflazione, diffusione del coronavirus, carenza di acqua ed elettricità”.

Raisi ha le elezioni presidenziali lo scorso giugno con quasi il 62% dei voti, in un’elezione segnata dalla bassa affluenza alle urne.   

Risorse addizionali per questo articolo • ANSA

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