G20 a Napoli, raggiunto l'accordo sul clima. Dalla Cina via libera alla decarbonizzazione

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Diritti d'autore Salvatore Laporta/Salvatore Laporta
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Di Debora Gandini Agenzie:  ANSA
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Per la prima volta il G20 ha riconosciuto l'interconnessione tra clima, ambiente, energia e povertà. Agire in fretta contro il surriscaldamento globale

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Un negoziato lungo, intenso e complicato. Alla fine per la prima volta il G20 ha riconosciuto l'interconnessione tra clima, ambiente, energia e povertà. A Napoli i grandi della terra hanno trovato un accordo che non era per nulla scontato, come sottolineato dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

Pur tra resistenze e dubbi iniziali, alla fine tutti i Paesi, dalla Cina all’ India, dagli Stati Uniti alla Russia fino ai paesi europei, hanno concordato che, specie dopo la pandemia, la transizione verso le energie rinnovabili è uno strumento per la crescita socio-economica inclusiva e veloce. Un metodo per la salvaguardia del nostro pianeta e per la creazione di nuovi posti di lavoro dove nessuno deve essere lasciato indietro.

Efficienza energetica e smart-city

Via libera agli impegni presi con l’Accordo di Parigi fino al prossimo Cop26. Obiettivo comune è mantenere la temperatura ben al di sotto dei 2 gradi e a proseguire con gli sforzi per limitarla a 1,5 gradi al di sopra dei livelli preindustriali. E poi aiuti ai paesi in via di sviluppo. Se l'efficienza energetica avrà un ruolo chiave per la riduzione dei gas serra non va dimenticato anche il futuro sta nell'idrogeno, una fonte per rendere le città più eco-friendly e più vicine all’armonia della natura.

Le inondazioni e le devastazioni in Europa di queste settimane, gli incendi negli Stati Uniti e il caldo torrido in Siberia hanno evidenziato che bisogna agire in fretta. Anche di fronte a politiche molte costose per ridurre il surriscaldamento globale. Un tema questo cruciale che divide ancora le grandi potenze, come India e Cina.

Nel documento finale sono tante le sfide che i grandi ora dovranno affrontare: puntare sugli strumenti di finanza verde, sulla condivisione delle migliori pratiche tecnologiche, sul ruolo di ricerca e sviluppo, sulle città intelligenti e resilienti, ovvero le smart city.

Blitz dei no-global

Come ad ogni summit non sono mancati momenti di tensione. Attivisti no-global, movimenti ambientalisti e dei centri sociali hanno occupato la zona del porto. I manifestanti hanno esposto uno striscione con la scritta "Stop G20" e "Lavoro salute ambiente la lotta è una sola, insorgiamo". Gli attivisti di Beesagainstg20 hanno bloccato lo svincolo autostradale dell'A3 a Napoli est. Nel pomeriggio di giovedì un gruppo di circa 50 attivisti era riuscito a varcare la soglia della "zona rossa" entrando in piazza Plebiscito ed esponendo striscioni contro il G20.Zca. 

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