Lo studio mira a sensibilizzare i paesi di transito perché adottino delle leggi grazie alle quali possano perseguire i criminali
I migranti che arrivano in Europa spesso subiscono violenze dai trafficanti, gli stessi che prendono soldi per traghettarli e che difficilmente vengono perseguiti. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNODC) ha appena pubblicato un rapporto che racconta di donne violentate e di uomini picchiati e costretti ai lavori forzati.
Il ragazzo che vedete nel servizio ha pagato per scappare dai talebani in Afghanistan e arrivare in Austria. Un tragitto pieno di abusi e violenze.
"Chi non riusciva a correre velocemente veniva picchiato dai trafficanti e lasciato al suo destino", racconta.
Assieme a una quarantina di persone, molte che non sapevano neanche nuotare, è stato piazzato su una piccola barca per attraversare il Mediterraneo.
"Nel gommone entrava acqua - ricorda - Abbiamo dovuto toglierci le scarpe e usarle per togliere l'acqua".
Ogni anno migliaia di migranti muoiono in mare o durante la traversata nel deserto oppure soffocano dentro container. Per questo rapporto delle Nazioni Unite non è stata analizzata solo la rotta del Mediterraneo, ma anche quella del centramerica e attraverso l'Africa.
Le Nazioni Unite stanno cercando di sensibilizzare sul tema anche i paesi di transito.
"Stiamo assistendo diversi Stati per avere delle leggi, dei giudici, dei pm preparati così che abbiano gli strumenti per poter perseguire queste condotte" continua Nicot.
Questo rapporto è il primo del suo genere targato Nazioni Unite, che continuerà a raccogliere dati e a renderli pubblici per sensibilizzare soprattutto i pubblici ministeri.