Usa, Blinken a Berlino: in agenda gasdotto NorthStream e conferenza libica

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Di Antonio Michele Storto Agenzie:  AP
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Washington e Berlino restano in disaccordo sulla costruzione del gasdotto che la germania sta ultimando con la Russia. Ma le relazioni sono in via di ricucitura. Sulla Libia: "via i mercerari dal paese"

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Il segretario di Stato americano Anthony Blinken è arrivato in Germania, per un bilaterale con l'omologo Heikmo Maas, prima della conferenza sulla Libia.

Una visita che avviene in un momento non facile, mentre l'amministrazione Biden è impegnata a ricucire i rapporti con un'Europa occidentale ormai diffidente dopo quattro anni di relazioni turbolente con Donald Trump.

A pesare ci sono divergenze non da poco: lo scoglio più grosso è il gasdotto che la Germania sta completando assieme alla Russia di Putin, oltre alla disputa di lungo corso sulle spese da dedicare alla difesa, una delle eredità più difficile lasciate da Trump nel rapporto con Berlino. 

"Non siamo sempre d'accordo" ha dichiarato Blinken ai giornalisti, a margine dell'incontro, "Il ministro degli Esteri tedesco e io abbiamo parlato oggi di una di queste aree di disaccordo, il gasdotto Nord Stream 2: che noi continuiamo a ritenere una minaccia alla sicurezza energetica dell'Europa. La Germania ha una prospettiva diversa, in questo caso; ma ciò significa che Washington e Berlino continueranno comunque a essere unite contro qualsiasi azione pericolosa o provocatoria da parte della Russia, sia che si tratti di invadere il territorio dell'Ucraina o di imprigionare Alexei Navalny o di diffondere disinformazione nelle nostre democrazie".

Il meeting libico

I due ministri hanno poi partecipato alla conferenza internazionale a Berlino sul futuro della Libia.

dove il ministro degli esteriNajla al-Mangoush, ha fatto intravedere qualche spiraglio di cambiamento riguardo all'equilibro delle forze nel conflitto civile che si trascine ormai da anni,  "Abbiamo un progresso riguardo ai mercenari - ha spiegato - e speriamo che, nei prossimi giorni, i mercenari di entrambe le parti in conflitto si ritireranno. Penso che questo incoraggerà la costruzione della fiducia da entrambe le parti, dopodiché altri passi dovrebbero seguire".

La conferenza sponsorizzata dalle Nazioni Unite, che ha riunito il primo ministro Abdul Hamid Dbeibah del governo provvisorio della Libia, nonché il segretario di Stato Blinken e i ministri degli esteri di Francia, Turchia ed Egitto, è stata la seconda nella capitale tedesca.

Elezioni minacciate

Alla riunione, i partecipanti, tra cui il vice ministro degli esteri russo Sergey Vershinin, hanno accolto con favore l'impegno di Dbeibah per la Libia di tenere le elezioni il 24 dicembre.

Hanno anche sottoscritto gli impegni già presi nel primo round del gennaio 2020, quando i presidenti di Russia, Turchia e Francia concordarono di porre fine alle ingerenze straniere, agevolando il ritiro delle truppe.

Ma né Mosca né Ankara, che hanno entrambe forze significative nel paese, hanno finora mantenuto la promessa.

Le Nazioni Unite hanno stimato che 20.000 combattenti stranieri e mercenari sono ancora sul territorio libico. E questa presenza è vista come una minaccia alla transizione sostenuta dalle Nazioni Unite che porta alle elezioni.

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