L'UE indaga Google: vantaggi nella raccolta pubblicitaria?

Margrethe Vestager
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Per la Commissaria alla Concorrenza Vestager il colosso del web può ottimizzare i dati che raccoglie dai suoi utenti

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La Commissione europea ha aperto un'indagine antitrust su Google, per accertare se stia favorendo i propri servizi pubblicitari a scapito di quelli dei fornitori concorrenti.

In altre parole, il motore di ricerca sarebbe avvantaggiato, come in altri campi anche nel vendere pubblicità, per il fatto di raccogliere sistematicamente i dati dei suoi utenti.

Se l'accusa verrà provata, ci si troverebbe davanti a una distorsione di mercato tale da rendere inesistente una delle condizioni considerate irrinunciabili, e cioè la parità di condizioni tra i singoli concorrenti.

Per questo il dossier è nelle mani della Commissaria alla Concorrenza, la danese Margrethe Vestager, che in una nota ufficiale ha scritto:

"Siamo preoccupati che Google abbia reso più difficile per i suoi concorrenti di competere nella tecnologia per la raccolta pubblicitaria. Un terreno di gioco neutro è essenziale per tutti, e quindi esamineremo anche le politiche di Google sul tracciamento degli utenti per assicurarci che siano in linea con la concorrenza leale".

In caso di condanna non sarebbe la prima sanzione europea per Google, che finora ha visto piovere diverse multe da Bruxelles e da singoli stati membri.

Secondo un calcolo , finora il marchio statunitense avrebbe sborsato, alla sola Ue, quasi 8 miliardi di euro.

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