Cos'è lo stato d'emergenza, come funziona e perché è probabile venga prorogato di nuovo

Il premier Mario Draghi al summit NATO di Bruxelles del 14 giugno
Il premier Mario Draghi al summit NATO di Bruxelles del 14 giugno Diritti d'autore Olivier Hoslet/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
Di Antonio Michele Storto Agenzie:  ANSA
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La questione è attualmente sulla scrivania di Draghi, e l'opposizione, almeno da parte di Salvini, sembra si sia ammorbidita. Doveva terminare a luglio, ma l'ipotesi è che slitti a fine dicembre

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La questione è ancora sul tavolo, ma sembra proprio che la fine dello stato d'emergenza slitterà in avanti di un altro quadrimestre: prevista per la fine di luglio, si concluderebbe, in caso di proproga, il 22 dicembre.

L'idea, da parte di Draghi, sarebbe evitare un'altra inversione a U come quella compiuta lo scorso autunno: quando, nell'arco di poche settimane, l'ottimismo estivo che aveva convinto buona parte della nazione (esecutivo incluso) d'essere ormai fuori dalla pandemia fu soppiantato dall'aumento esponenziale dei contagi che portò l'Italia e il resto d'Europa in una seconda e più violenta ondata.

Stavolta, peraltro, c'è pure una campagna vaccinale da mettere nel conto: l'andamento delle immunizzazione è tuttora incoraggiante, ma con lo stop ad Astrazeneca per gli under 60, un qualche rallentamento nella tabella di marcia sarà pressoché inevitabile.

Sul punto, però, non tutto l'esecutivo sembra essere d'accordo: Matteo Salvini fino a ieri pareva irremovibile circa il fatto "che le condizioni per trascinare lo stato d'emergenza non esistono". "Semmai - ha detto il leader del Carroccio - bisogna spingere quanto più possibile sull'acceleratore per un ritorno alla normalità". Ma durante l'incontro col Premier sembra che la sua posizione si sia parecchio ammorbidita: come contropartita, Salvini riferisce di aver chiesto la fine dell'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto, sul qual punto in realtà il consenso è abbastanza trasversale, con l'esecutivo che avrebbe già individuato la metà di luglio come possibile data.

Se le varie divergenze fossero ricomposte - e Salvini non è l'unico a storcere il naso in proposito, a destra - lo stato d'emergenza finirebbe quasi certamente per protrarsi almeno fino al prossimo Natale.

Cos'è e cosa implica lo stato d'emergenza

  • Si tratta di una misura che viene disposta al verificarsi di eventi eccezionali, come terremoti, alluvioni o - in quello che è stato anche il caso del Covid - epidemie.
  • La delibera avviene, spesso con carattere d'urgenza, in Consiglio dei ministri, su proposta del premier e d'intesa con i governatori e i presidenti delle Province autonome interessate. Tra le prime deliberazioni del CdM c'è quella di individuare le risorse finanziarie per l'avvio degli interventi più urgenti.
  • Come previsto dall'articolo 24 del decreto legislativo 1/2008, la durata dello stato d'emergenza nazionale non può superare i 12 mesi e non è prorogabile per più di altri 12. Alla scadenza, subentrano nuovamente le amministrazioni e gli enti "ordinariamente competenti".
  • In Italia, secondo la legge, la proroga potrà arrivare non oltre il gennaio 2022.
  • Con la dichiarazione dello stato di emergenza vengono snellite le procedure di approvazione di leggi e decreti. In questa occasione è servito ad esempio a disporre le misure sanitarie, come l'obbligo delle mascherine all'aperto, il distanziamento sociale, e incentivazione del ricorso allo smart working per le aziende.
  • Il governo, inoltre, può ricorrere agli ormai celebri e spesso controversi Dpcm, decreti che non passano attraverso l'approvazione parlamentare. Nel caso in cui il prossimo 31 luglio non venisse prorogato lo stato di emergenza, terminerebbero le loro funzioni anche gli organismi creati per far fronte alla pandemia, ossia il commissario straordinario e il Comitato Tecnico Scientifico. Quest'ultimo è stato istituito il 5 febbraio 2020 con ordinanza del ministero della Salute e poi modificato, nella sua composizione, il 17 marzo 2021: attualmente è composto da 11 membri, con il ruolo di coordinatore affidato al presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, e quello di portavoce a Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità.
  • Con lo stato di emergenza vengono autorizzate anche le ordinanze di protezione civile in modo da poter agire con urgenza e con poteri straordinari per tutelare i cittadini. Si possono inoltre attuare interventi speciali con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge, rispettando i principi generali dell'ordinamento giuridico
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