L'agenda del G7: dalle sfide globali alle tensioni Brexit

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Diritti d'autore Peter Nicholls/AP
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Agenda globale al G7 in Cornovaglia: al tavolo dei leader mondiali il piano per le infrastrutture nei Paesi a medio e basso reddito, i vaccini, la Brexit

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Al G7 in Cornovaglia si serrano le fila, almeno formalmente, per non soccombere alla diplomazia a tutto campo di Cina e Russia. Nel secondo giorno di incontri, i leader delle più grandi economie del mondo - blocco occidentale - stanno valutando un piano di infrastrutture per supportare i Paesi in via di sviluppo e competere così con le iniziative globali della Cina. 

"Ricostruire un mondo migliore"

Si chiama 'Build back better world', ricostruire un mondo migliore, il piano per le infrastrutture globale che Joe Biden ed i leader del G7 hanno lanciato al tavolo della concertazione per "una competizione strategica con la Cina e impegnarsi a concrete azioni per venire incontro all'enorme esigenza di infrastrutture nei Paesi a basso e medio reddito". È quanto si legge in un comunicato diffuso dalla delegazione della Casa Bianca al vertice in Cornovaglia.

L'accordo di massima per fronteggiare l'espansione cinese non si estende però alle misure - sponsorizzate dagli Stati Uniti - per richiamare con forza Pechino sulle violazioni dei diritti umani. 

La Casa Bianca intende "fare pressioni sugli altri leader per un'azione concreta sul lavoro forzato per chiarire al mondo che noi crediamo che queste pratiche siano un affronto alla dignità ed un clamoroso esempio della competizione economica sleale della Cina".
Secondo due alti funzionari dell'amministrazione statunitense, Canada, Regno Unito e Francia hanno ampiamente appoggiato la posizione di Biden, mentre Germania, Italia e Unione europea hanno mostrato esitazione durante la prima sessione di sabato del vertice del Gruppo dei Sette. I funzionari che hanno informato i giornalisti non erano autorizzati a discutere pubblicamente l'incontro privato e hanno parlato a condizione di mantenere l'anonimato.

Il caso Irlanda del Nord al G7

Al vertice in Cornovaglia, il padrone di casa Boris Johnson, si è invece soffermato sugli accordi Brexit e sull'Irlanda del Nord.

"Penso certamente che il protocollo per l'Irlanda del Nord possa essere interpretato dall'Unione europea in modo pragmatico o in modo teologicamente draconiano - ha commentato Johnson - Al momento stiamo assistendo a molte interferenze e difficoltà inutili. Penso che si possa risolverle con la buona volontà".

Alla luce degli accordi, Bruxelles denuncia il ritardo britannico nell'implementazione di diversi controlli su alcune merci che arrivano in Irlanda del Nord dal resto del Regno Unito. La Gran Bretagna sostiene che i controlli stiano gravando pesantemente sulle imprese e destabilizzando l'accordo di pace duramente conquistato in Irlanda del Nord.

Johnson si è detto pronto a invocare l'articolo 16 del protocollo che permette azioni unilaterali se la sua applicazione dovesse portare a "gravi difficoltà economiche, sociali ed ambientali".

Incontro Draghi-Biden

È durato mezz’ora il bilaterale tra il premier Mario Draghi e il presidente statunitense Joe Biden, a margine dei lavori del G7 a Carbis Bay, in Cornovaglia.

L'accento è stato posto sui diritti e sull'ambiente. Su questi temi si salda l'asse tra Draghi e Biden. Il primo colloquio tra i leader di Italia e Usa si è tenuto nella cornice di Carbis bay a margine del G7, all'esterno del cottage del presidente Usa. Ed è servito a cementare rapporti bilaterali che sono centrali nella politica estera del governo italiano: "Europeismo e atlantismo", sottolinea Draghi. Tanti i dossier su cui lavorare insieme e che vengono discussi anche nel formato multilaterale con i 7 Grandi, dalle relazioni con la Cina alla spinta ad una crescita mondiale più equa, da dossier come i vaccini alla lotta alle pandemie, dalla Nato al rilancio del multilateralismo che passa anche dal G20 italiano.

Il calendario della mattina di domenica prevede la quinta e la sesta sessione di lavoro, dedicate rispettivamente al tema delle 'società ed economie aperte', alla lotta ai cambiamenti climatici e alla protezione della natura, cui parteciperanno anche i vertici di Banca Mondiale, Fmi, Ocse e Onu.

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