Ungheria: la battaglia del Premier Orban contro i diritti LGBT

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Diritti d'autore MTI/Felföldi Imre
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Vietati nelle scuole vietati contenuti sull’omosessualità. A scatenare l'ira degli attivisti LGBT la nuova legge sulla pedofilia. Per le associazioni sui diritti umani "cose simili solo in Russia e CIna"

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Il progetto di legge sulla pedofilia del governo ungherese è stato criticato da attivisti per i diritti civili e dalle organizzazioni professionali per le sue disposizioni sull'omosessualità. La nuova legge stabilisce infatti che l'educazione sessuale nelle scuole non dev'essere finalizzata al cambiamento di genere o alla promozione dell'omosessualità e che solo istituzioni approvate dallo Stato - e non i docenti - possono insegnare l'educazione sessuale.

Una mossa che gli attivisti dicono assomigli alla legge che fu promulgata in Russia nel 2013 per limitare l’esposizione dei minori a informazioni che minacciano l’idea di famiglia tradizionale, che negli anni ha portato a una serie di repressioni e censure. 

La censura del Premier Orbán

Secondo Budapest le attività di mobilitazione contro la discriminazione hanno incluso programmi di sensibilizzazione che possono causare gravi danni allo sviluppo fisico, mentale e morale dei bambini. Il disegno di legge vieterebbe anche qualsiasi contenuto che promuova la non conformità di genere, la rettifica del genere o l'omosessualità. Questo si applicherebbe anche alla pubblicità. È stata anche proposta la stesura di una lista delle organizzazioni che sono autorizzate a fare corsi sull’educazione sessuale nelle scuole. 

"La nuova legge proposta da Fidesz è una minaccia per la libertà di parola e i diritti dei bambini. Non esiste una legge simile in Europa. Vediamo esempi solo in Russia e in Cina''.
Luca Dudits
Associazione pro-LGBT+ Ungherese "Hatter"

Una legislazione simile a quella ungherese in corso di elaborazione è stata adottata in Russia nel 2013 e dalla sua introduzione, l'omofobia e la transfobia sono aumentate, così come il rifiuto delle minoranze di genere e la discriminazione dei membri della comunità.

"La nuova legge proposta da Fidesz è una minaccia per la libertà di parola e i diritti dei bambini" sostiene Luca Dudits dell’*A***ssociazione pro-LGBT+ Ungherese "Hatter" . "**Non esiste una legge simile in Europa. "Questo è un enorme passo indietro per i diritti umani e le libertà. Vediamo esempi solo in Russia e in Cina''. 

Ungheria verso il voto

Nel frattempo, Viktor Orbán si prepara per la campagna elettorale delle prossime elezioni parlamentari in cui, per la prima volta in dieci anni, potrebbe non vincere con un ampio vantaggio. Il premier ungherese e leader populista propone un aumento del salario minimo che sarebbe possibile grazie a un taglio delle tasse alle piccole imprese.

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