A Cavriglia (Ar) la seconda edizione del simposio "Pietra sublime": 12 artisti internazionali, dall'Armenia alla Cina, al lavoro su altrettante opere
Con gesti precisi e sicuri danno vita a imponenti sculture dal travertino, nella cornice della campagna toscana. Dodici artisti provenienti da Spagna, Armenia, Iran, Giappone, Cina e altri Paesi lavorano insieme a Cavriglia (Arezzo) in occasione della seconda edizione del simposio internazionale Pietra Sublime dedicato alla memoria delle vittime di Covid nel mondo.
La scultura, oltre che strumento di bellezza, diventa espressione del dialogo tra i popoli e della rinascita dopo la pandemia. Al termine del simposio, infatti, le opere realizzate andranno a costituire un grande parco d'arte in memoria delle vittime, ha spiegato il sindaco di Cavriglia, Leonardo Degl'Innocenti O Sanni: "È un messaggio che guarda al futuro ma che non dimentica il passato, un anno e mezzo di sofferenza e grandi rinunce per tutti".
"Pietra Sublime" è organizzato dal comune di Cavriglia con l’alto patrocinio e il contributo della Regione Toscana e del Parlamento europeo, in collaborazione con l'Associazione internazionale eventi di scultura monumentale, presieduta dallo scultore Bettino Francini, direttore artistico del progetto.