Bielorussia: sanzioni o aiuti economici al regime di Minsk?

Il presidente bielorusso Lukashenko
Il presidente bielorusso Lukashenko Diritti d'autore DMITRY ASTAKHOV/AFP
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Ue-Usa insieme per sanzionare il regime in Bielorussia. Dall'Unione europea un'apertura: pronte sovvenzioni per Minsk in caso di una transizione democratica

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Bastone e carota, sanzioni ma anche sostegno alla Bielorussia in caso di un cambio di rotta del regime. Per ora circa 88 persone, tra cui il presidente Lukashenko, e 7 entità sono state sanzionate. Ma l'Unione europea si dichiara pronta a garantire prestiti e sovvenzioni a Minsk. In pratica, fondi in cambio di una 'transizione' verso la democrazia.

Josep Borrell, Alto Rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, definisce meglio la portata degli aiuti subordinati al cambiamento.

"Questo piano, fino a 3 miliardi di euro, riflette l'impegno dell'Unione europea a sostenere il popolo bielorusso una volta che la Bielorussia abbia intrapreso una transizione democratica", spiega Borrel.

Il premier olandese Mark Rutte ha ricevuto all'Aia la leader dell’opposizione bielorussa Tikhanovskaïa, attualmente in auto-esilio in Lituania.

Rutte ha ribadito la ferma contrarietà al regime, anche in seguito all'arresto del giornalista e oppositore Roman Protasevich.

"Faremo di tutto per proteggere gli individui in Bielorussia dall'impatto di queste sanzioni, questo non sarà sempre facile - ammette Rutte - Ma dobbiamo fare di tutto per arrivare al regime. A Lukashenko e alla sua gente. Possiamo farlo solo attraverso sanzioni mirate".

Mentre il presidente russo Putin resta vicino a Lukashenko, gli Stati Uniti hanno annunciato sanzioni nei confronti di nove imprese statali bielorusse e, in coordinamento con l'Unione europea e altri partner e alleati, stanno sviluppando una lista di sanzioni mirate contro membri chiave del regime.

Una decisione resa ancor più necessaria dopo il colpo di mano di Lukashenko e il dirottamento del volo Ryanair Atene-Vilnius verso la capitale Minsk, ordinato dal presidente bielorusso per arrestare il giornalista di opposizione Protasevich, che si trovava a bordo dell’aereo.

Il Dipartimento di Stato ha invitato i cittadini statunitensi a non viaggiare in Bielorussia e la Federal Aviation Administration ha emesso un avviso per le compagnie aeree "di esercitare la massima cautela quando considerano di volare nello spazio aereo bielorusso".

"Gli Stati Uniti si sono uniti alla pubblica condanna degli eventi del 23 maggio presso le Nazioni Unite, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), l'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale (ICAO), il G7 e la Nato. Continueremo a sostenere presso questi organismi un'azione contro il regime di Lukashenko per il suo affronto contro le norme internazionali e l'indebolimento della democrazia e dei diritti umani", si legge in una nota della Casa Bianca, che chiede anche il rilascio di tutti i prigionieri politici e l'avvio di un dialogo politico con i leader dell'opposizione democratica e i gruppi della società civile.

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