I rapporti con la Bielorussia balzano in cima all'agenda del summit Ue

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Di Giulia Avataneo
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Anche se le voci di condanna nei confronti del regime di Lukashenko sono numerose, la risposta unanime dei leader europei non è scontata.

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I rapporti con la Bielorussia balzano in cima all'agenda del Consiglio europeo lunedì e martedì, con i leader europei che valutano sanzioni nei confronti del regime di Alexander Lukashenko .

La causa è un incidente diplomatico scatenato da Minsk domenica, quando un volo di linea da Atene a Vilnius è stato costretto a una deviazione nella capitale bielorussa, per favorire l'arresto di un giornalista. Raman Pratasevich, che gestisce il canale Telegram Nexta, al centro delle proteste antigovernative dopo le elezioni, è considerato un terrorista dal governo di Lukashenko. Con lui è stata fermata anche la fidanzata in quello che altri leader europei hanno definito "terrorismo di Stato".

Esito non scontato

Il summit europeo è incentrato sulla risposta alla pandemia, ma l'episodio ha mobilitato l'attenzione delle cancellerie di tutto il continente. La reazione dei leader europei però non è scontata, così come la capacità di ottenere una decisione unanime al riguardo.

Appena una settimana fa, quando i ministri degli esteri dell'Ue si sono incontrati a Bruxelles per discutere del conflitto fra Israele e Hamas, l'Ungheria si è dissociata dalla dichiarazione finale dei capi di Stato e dii governo. E il primo ministro ungherese, Viktor Orbàn, potrebbe volersi anche smarcare nella condanna dell'operato bielorusso.

L'arresto contestato

Roman Protasevich, giornalista e attivista oppositore del presidente bielorusso Alexander Lukashenko era in volo verso Vilnius da Atene ma non è mai atterrato nella capitale della Lituania. Dopo una falsa allerta bomba, il suo aereo Ryanair è stato dirottato su Minsk scortato da un caccia Mig 29. Qui l’ex caporedattore del canale telegram Nexta è stato arrestato.

Dopo alcune ore il volo è ripartito per Vilnius dove è finalmente atterrato ma senza il dissidente a bordo.

Minsk oggi si dice disposta a dare accesso alle ispezioni dell'Ue e a fornire qualsiasi elemento a riprova della trasparenza di quanto avvenuto.

L'arresto è solo l'ultimo episodio a dimostrazione della linea di repressione adottata dal regime verso le voci di opposizione. È di appena qualche giorno fa la notizia della chiusura del sito web indipendente Tut.ly, con l'accusa di irregolarità fiscali, e l'arresto di diversi redattori.

Reazioni furiose

"È assolutamente ovvio che si tratta di un'operazione dei servizi speciali per dirottare l'aereo al fine di fermare l'attivista e blogger Roman Protasevich", ha twittato la leader della Bielorussia democratica Sviatlana Tsikhanouskaya chiedendo il rilascio immediato del giornalista, indagini dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile e sanzioni contro la Bielorussia.

Per la presidente della commissione, Ursula Von der Leyen, "qualsiasi violazione delle regole del trasporto aereo internazionale devono avere conseguenze”. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel chiede "indagini dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile", mentre Donald Tusk non usa mezzi termini: "Lukashenko è diventato una minaccia non solo per i cittadini del suo paese ma anche per la sicurezza internazionale".

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