Avrebbe fornito armi all'attentatore di Nizza. 28enne estradato dall'Italia a Parigi

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Diritti d'autore AFP
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Di Giulia Avataneo
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Il 28enne, arrestato un mese fa a Napoli, avrebbe fornito un fucile d'assalto all'autore della strage di Nizza

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Estradato in Francia dall'Italia a un mese dall'arresto: Endri Elezi, 28 enne albanese è sospettato di aver venduto armi al responsabile dell'attentato di Nizza del 2016.

Respinge ogni accusa e nega di conoscere l'attentatore, il tunisino Mohamed Lahouaiej Bouhlel, che nel giorno della festa nazionale francese ha diretto un camion impazzito sul lungomare, facendo una strage. Morirono in 86; in 400 rimasero feriti. Bouhlel, poi ucciso dai gendarmi, era armato fino ai denti e ad avergli fornito un fucile d'assalto - secondo le accuse - sarebbe stato il cittadino albanese, che ora va incontro al processo con altre 8 persone.

Strage del 14 luglio

L'attentato di Nizza, avvenuto a meno di un anno da quello del Bataclan di Parigi, era stato rivendicato dallo Stato Islamico, ma non è mai stato provato che Bouhlel avesse giurato fedeltà al Califfato.

Molti aspetti rimangono da chiarire su quella vicenda, a partire dalle complicità che Bouhlel ha avuto per mettere in atto il suo progetto di strage. Secondo gli inquirenti, Endri Elezi gli avrebbe procurato un'arma da guerra rubata, che avrebbe poi nascosto in una zona boscosa nei dintorni di Nizza con la complicità di un altro albanese. È formalmente accusato di associazione a delinquere e traffico d'armi.

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