Regno Unito, cittadini europei bloccati alla frontiera ed espulsi

Regno Unito, cittadini europei bloccati alla frontiera ed espulsi
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Detenuti e poi rimpatriati perché sprovvisti di visto di lavoro. L'Ue segue la vicenda: "Fonte di preoccupazione"

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Bloccati alla frontiera ed espulsi dal Paese nella confusione delle norme post Brexit relative ai visti di lavoro. Questa la sorte di almeno 30 cittadini europei, stando ai media britannici, a cui la polizia ha negato l’ingresso nel Regno Unito sostenendo che fossero alla ricerca di "lavoro illegale". Italiani, tedeschi, spagnoli, greci e romeni sono stati rinchiusi nei centri di immigrazione o nelle aree di detenzione degli aeroporti e poi rimpatriati.

"L'incoerenza e la mancanza di chiarezza privano le persone della libertà", è la posizione di Araniya Kogulathas, avvocato della Ong "Bail for Immigration Detainees". "Sul sito web del governo del Regno Unito si ha accesso alle regole sull'immigrazione. È scritto chiaramente che si possono fare colloqui di lavoro o partecipare a conferenze di lavoro - ha spiegato Kogulathas -. Tuttavia, sembra che i cittadini dello Spazio economico europeo che arrivano in Regno Unito per fare esattamente queste cose vengano detenuti alla frontiera e poi rimpatriati perché sprovvisti di visto di lavoro".

In una nota l’Unione europea ha confermato che una delegazione sta seguendo da vicino la vicenda, in particolare la durata e le condizioni della detenzione, definite "fonte di preoccupazione".

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