Lampedusa: il dramma migranti nel racconto di due pescatori senegalesi

Lampedusa: il dramma migranti nel racconto di due pescatori senegalesi
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Ibrahima Mbaye e Waly Sarr sono arrivati regolarmente sull'isola. Da qualche anno lavorano sul peschereccio "Vincenzo Padre"

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Sono stati costretti a lasciare la propria casa e a cercare un lavoro in Europa per mantenere le loro famiglie. Ibrahima Mbaye, 41 anni, e Waly Sarr, 30, sono due pescatori senegalesi, tra i pochi fortunati arrivati legalmente a Lampedusa dove da alcuni anni lavorano sul peschereccio "Vincenzo Padre".

"Quando sono arrivato a Lampedusa credevo che avrei visto una, due o tre barche di migranti al giorno, ma invece in estate ne ho viste arrivare 20 o più e non potevo crederci. Arrivano tutti dall’Africa o dal Bangladesh", racconta Ibrahima Mbaye, arrivato a Lampedusa un anno e mezzo fa in aereo dalla Francia dopo aver vissuto quattro anni a Milano.

"Il viaggio in mare è rischioso, ma non ci pensi, pensi solo che vuoi arrivare per lavorare, non che puoi morire nel percorso altrimenti non lo fai”, dice Waly Sarr a proposito dei tanti migranti che ha visto sbarcare in quasi 10 anni di vita sull'isola dove il trentenne è arrivato in aereo con tutti i documenti in ordine, al seguito di suo padre già nell'equipaggio del peschereccio. Una condizione estremamente rara.

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