Poco prima dell'annuncio un nuovo attentato nella provincia di Zabul ha causato la morte di almeno 11 persone
A Kabul si sono svolti i funerali di alcune delle studentesse morte nell'attacco terroristico di sabato scorso. Una serie di esplosioni davanti a un liceo della capitale ha causato almeno 63 morti e più di 150 feriti.
La maggior parte erano studentesse tra gli 11 e i 15 anni appartenenti alla minoranza sciita degli Hazara, già presa di mira in passato dai militanti sunniti. Lo scorso ottobre un attentato davanti a un altra scuola aveva causato 24 morti e più di 50 feriti; 16 invece le vittime dell'attacco avvenuto un anno fa contro un'ospedale di maternità nello stesso quartiere della scuola.
Nessun gruppo ha ancora rivendicato l'attentato, anche se le azioni condotte in passato nella zona erano state rivendicate dallo Stato Islamico. I talebani hanno negato il loro coinvolgimento ma le violenze nel paese non si fermano: nella notte tra domenica e lunedì una bomba posizionata sul ciglio di una strada nella provincia di Zabul ha colpito un autobus, uccidendo almeno 11 persone e ferendone 28.
Lo ha reso noto il portavoce del ministero degli Interni, Tareq Arian. L'attacco è stato messo a segno poche ore prima che i talebani annunciassero un cessate il fuoco di tre giorni per Eid al-Fitr, la festa che si celebra questa settimana per la fine del Ramadan.