Il Regno Unito proporrà un meccanismo di risposta rapida per la lotta alla fake news "fabbricate" da Russia, Cina e Iran
A Londra al via il primo vertice in presenza dei ministri degli Esteri del G7 dall'inizio della pandemia da Covid-19. Oltre a Stati Uniti, Italia, Francia, Germania, Canada e Giappone, sono stati invitati Australia, Sud Africa, Corea del Sud, Brunei e India, quest'ultima ospite-chiave nelle discussioni sul piano globale di lotta al coronavirus, vista la gravissima emergenza sanitaria che sta colpendo il Paese.
Il ministro degli Esteri britannico Dominic Raab ha parlato anche di altre questioni in agenda: la minaccia russa in Ucraina; l'avvelenamento con l'agente nervino Novichok dell'oppositore del Cremlino Alexei Navalny, che pone non solo la questione del rispetto dei diritti umani, ha sottolineato Raab, ma anche un problema di sicurezza internazionale per l'esteso uso di armi chimiche da parte della Russia. C'è poi la minaccia dei cyber attacchi, che arriva anche da Cina e Iran: il Regno Unito proporrà un meccanismo di risposta rapida per fronteggiare le macchine fabbricatrici di fake news da questi Paesi.
Si parlerà anche di ripresa economica post emergenza sanitaria e lotta al cambiamento climatico, a pochi giorni dal vertice mondiale virtuale voluto dagli Stati Uniti nella Giornata della Terra.
Il meeting di Londra getta le basi del G7 che si terrà in Cornovaglia a giugno, e che vedrà Joe Biden per la prima volta in visita in Europa da presidente.