L'UE apre ai turisti vaccinati. Freno d'emergenza contro le varianti

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Diritti d'autore Michael Probst/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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Di Debora Gandini
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La Commissione europea ha proposto agli Stati membri di allentare le attuali restrizioni sui viaggi non essenziali nell'Ue, tra cui rientrano quelli per motivi turistici. Via libera ai vaccinati anche con la seconda dose. Pronto un protocollo in caso di emergenza

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L'estate si avvicina e i paesi sperano di ripartire il turismo dopo lockdown, chiusure e un anno nero per moltissimi settori. Il messaggio che arriva da Bruxelles sembra essere incoraggiante. Niente più restrizioni per i viaggiatori vaccinati. La Commissione europea ha proposto che gli Stati membri aboliscano le misure restrittive sugli spostamenti non essenziali per le persone che hanno ricevuto anche la seconda dose di vaccino e che si recano o che provengono da Paesi con una situazione epidemiologica definita non allarmante o di estrema gravità.

Come si legge nella nota di Bruxelles l'ultima dose di vaccino raccomandata (Pfizer/BioNTech, Moderna e AstraZeneca e l'unica per Janssen) deve essere stata inoculata almeno 14 giorni prima dell'arrivo del viaggiatore nell'Ue, in modo a essere certi dell'avvenuta immunizzazione. La proposta al momento non ha una data di entrata in vigore, ma l'obiettivo è di finalizzarla entro "fine maggio", in modo che entri in vigore a giugno. Nel decidere quale strategia implementare per la stagione estiva, bisogna dunque tener conto dei progressi delle campagne vaccinali, ma anche degli sviluppi della situazione sanitaria mondiale.

I bambini, che sono attualmente esclusi dalle vaccinazioni, dovrebbero poter viaggiare con i genitori vaccinati se hanno superato con esito negativo un test Pcr, al massimo 72 ore prima di essere arrivati a destinazione. In questi casi, gli Stati membri "potrebbero chiedere ulteriori test all'arrivo".

Pericolo varianti e il tweet della Presidente von der Leyen

La novità riguarda i viaggi non essenziali dai Paesi extra Ue. A causa della circolazione delle varianti del Covid-19 la Commissione ha chiesto di introdurre un contrappeso, un sistema di freno di emergenza, da coordinarsi a livello europeo, per limitare il rischio dell'ingresso di nuove varianti. E proprio la variante indiana preoccupa maggiormente i paesi europei e non solo. Al momento la comunità scientifica non è in grado di stabilire se sia più contagiosa, più letale, più aggressiva. Di fatto sta mettendo in ginocchio un paese come l’India con 1,3 miliardi di abitanti. Per Bruxelles è comunque ora di ravvivare l’industria del turismo e rilanciare le amicizie transfrontaliere in totale sicurezza.

Con un tweet la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen ha fatto sapere che l’Europa è pronta ad accogliere nuovamente i turisti ma è anche pronta ad agire in caso di emergenza, mettendo subito un freno per evitare nuove ondate.  

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