Una spy story al centro dello strappo diplomatico tra Praga e Mosca

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Crescono le tensioni tra Repubblica Ceca e Russia. Al centro della disputa un presunto sabotaggio in territorio ceco

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La Romania è l'ultimo Paese europeo, in ordine di tempo, a espellere un diplomatico russo, in solidarietà con la Repubblica Ceca.
Estonia, Lettonia e Lituania hanno fatto lo stesso la settimana scorsa.

Cosa inasprisce i rapporti tra Praga e Mosca

Al centro della disputa con Mosca un'esplosione mortale in un deposito di munizioni, vicino al villaggio di Vrbětice, che ha ucciso due persone nel 2014. Praga ha denunciato il coinvolgimento di agenti segreti russi: la Polizia ceca sta cercando due uomini, muniti di passaporto russo, con le stesse generalità dei sospetti nel tentato avvelenamento da Novichok di Sergei Skripal a Salisbury nel 2018.

Inizialmente si era pensato che l’esplosione fosse stata un incidente, ma recentemente gli investigatori hanno raccolto nuove prove che avallerebbero l'ipotesi di un sabotaggio, messo a segno dall'intelligence militare russa. Le indagini rivelano la presenza in territorio ceco dei due 007, Mishkin e Chepiga, che si trovavano vicino alla località del deposito di munizioni nei giorni dell’esplosione.
Il coinvolgimento dei due sarebbe provato da una mail che chiedeva alla società di gestione del sito di concedere l'accesso a due persone per un'ispezione, con in allegato le foto dei passaporti molto somiglianti ai due uomini attualmente ricercati.
La mail sembrava provenire dalla Guardia nazionale del Tajikistan.

Il gruppo di Visegrád si schiera al fianco della Repubblica Ceca

In una riunione del gruppo di Visegrád, Ungheria, Polonia e Slovacchia hanno rilasciato una dichiarazione congiunta di sostegno alla Repubblica Ceca. Il ministro degli Esteri polacco ha condannato l'incidente come un atto di aggressione e una violazione del diritto internazionale.

La Russia ha negato qualsiasi coinvolgimento nelle esplosioni del 2014. Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha detto che l'Unione europea dovrebbe farsi carico della questione: "Tutti questi sono pensieri confusi e dichiarazioni emotive, non molto ponderate - rimarca Lavrov - Probabilmente è l'Unione europea che deve affrontare tutte le questioni legate a questa storia. Tutto questo è successo sul suo territorio".

La settimana scorsa il governo ceco ha espulso 18 diplomatici russi. Per ritorsione Mosca ne ha allontanati 20.

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