Ciad, morto il presidente rieletto Déby. È rimasto vittima in un attacco dei ribelli

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Di Debora Gandini
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Idriss Déby aveva appena vinto il suo sesto mandato, Resta da chiarire se il "maresciallo" sia stato ucciso volontariamente o sia rimasto vittima in un incidente

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Una grave perdita per il Ciad e per le relazioni diplomatiche con l’Occidente. Il rieletto presidente Idriss Déby, a capo del paese dal 1990, è stato ucciso in un combattimento contro i ribelli mentre guidava i suoi soldati.

Secondo quanto riferito dal capo di stato maggiore dell’esercito Déby è rimasto coinvolto in scontri con il gruppo ribelle Fronte per l'alternanza e la concordia del Ciad. ”Il maresciallo del Ciad ha sempre difeso le istituzioni quando contro ogni minaccia£, ha dichiarato il Generale Azem Bermandoa Agouna. "Ha sempre guidato in modo eroico le operazioni di combattimento contro i terroristi arrivati dalla Libia. Questa volta è rimasto ferito mortalmente.”

Il maresciallo Déby 69 anni di cui 31 al potere, forte alleato di Parigi, era appena stato rieletto presidente per un sesto mandato. Aveva ottenuto quasi l’80 per cento dei voti.

La lotta contro il terrorismo non si arresta

La lotta al terrorismo non si arresterà malgrado la morte del presidente Idriss Deby che si era fatto portabandiera dell'impegno contro il fondamentalismo armato nel Sahel. LA giunta militare guidata dal figlio che governerà il Paese fino alle prossime elezioni non cambierà la marcia politica e  non intende mettere in dubbio l'unità governativa.

Il vicepresidente Mahamat Idriss Deby: "Il nostro impegno nella lotta al terrorismo, per cui il maresciallo del Ciad si è sacrificato, non diminuirà. Saremo presenti e attivi al fianco dei paesi amici, per combattere senza sosta contro terrorismo e oscurantismo".

Ha poi aggiunto, "Vogliamo rassicurare la popolazione che la giunta militare ridarà il potere a un governo civile". E intanto le frontiere del Paese sono state riaperte. 

Déby e la sua alleanza con l'Occidente

Ora l'Occidente perde uno dei suoi più stretti alleati nella lotta al terrorismo nel Sahel. Nel 2013 Déby inviò i soldati a combattere i jihadisti in Mali al fianco dei soldati francesi dell'operazione Serval e poi Barkhane. Attualmente l'esercito ciadiano fornisce alle forze di pace delle Nazioni Unite in Mali uno dei contingenti più numerosi, ed è considerato il più stabile della forza congiunta del G5 Sahel (Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger e Ciad). Una presa di posizione che al Paese sta costando caro. I jihadisti nigeriani di Boko Haram hanno infatti intensificato gli attacchi intorno al lago Ciad,

Il Paese ora è in mano al figlio. L'Assemblea nazionale del Paese e il governo sono stati sciolti e sostituiti da un Consiglio militare guidato da Mahamat Idriss Deby Itno, con un incarico a tempo: 18 mesi. In Ciad verrà imposto il coprifuoco esono state chiuse per oltre 24 ore le frontiere. Dopo un periodo di transizione si terranno nuove elezioni democratiche. Dopo tre decenni di potere ininterrotto il presidente Déby stava per ottenere un sesto mandato consecutivo per altri 6 anni.

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