Republica Ceca, caccia a spie russe: "furono loro ad avvelenare Skripal"

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Di Antonio Michele Storto
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Secondo i servizi di sicurezza cechi, a far esplodere un deposito di munizioni nel 2014 sarebbero stati gli stessi agenti russi che 4 anni dopo avrebbero avvelenato Sergej Skripal in Inghilterra

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Ci sarebbero due agenti di primo piano dei servizi di intelligence russi dietro l'enorme esplosione avvenuta nel 2014 in un deposito di munizioni della Repubblica Ceca.

Ad annunciarlo sono le stesse autorità di Praga, che hanno espulso 18 diplomatici di Mosca in una mossa fortemente criticata dal Ministero degli Affari esteri russo come propaganda filoamericana ed anti-russa.

"Questa mossa ostile - si legge in una nota del ministero -  è stata la continuazione di una serie di azioni anti-russe intraprese dalla Repubblica Ceca negli ultimi anni. È impossibile non vedere una traccia americana anche lì. Le autorità ceche hanno persino superato i loro padroni d'oltremare nei loro sforzi per compiacere gli Stati Uniti sulla scia delle recenti sanzioni americane contro la Russia".

"Prove inequivocabili"

Il premier Andrej Babis ha però ribadito come l'espulsione sia fondata su "prove inequivocabili" fornite dai servizi segreti e dalle forze di sicurezza ceche.

I due agenti del GRU russo sarebbero nientemeno che Alexander Mishkin e Anatoliy Chepiga, ovvero gli uomini responsabili dell'avvelenamento dell'ex spia russSergej Skripal e di sua figlia Yulia, avvenuto nel marzo 2018 nella cittadina britannica di Salisbury.

Subito dopo l'esplosione nel deposito, i due sarebbero entrati nel Regno Unito adottando i falsi nomi di Petrov e Boshirov nel periodo precedente l'avvelenamento di Sergei e Yulia Skripal.

"Il più grave attacco dall'invasione del '68"

"Stando alla polizia ceca e le forze di intelligence - spiega Jakub Janda, direttore del Centro europeo dei valori per la politica di sicurezza - ora sappiamo che i due ufficiali del GRU erano effettivamente coinvolti nell'attacco, che ha causato la morte di due cittadini cechi e l'evacuazione di centinaia di persone a causa di queste esplosioni. Quindi, direi che è questo è probabilmente il più grande, assalto russo sul territorio ceco dal 1968, anno dell'invasione sovietica della Cecoslovacchia".

Il ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab, ha espresso il "pieno sostegno" del Regno Unito per a Repubblica Ceca quando la polizia del paese ha annunciato che stavano dando la caccia ai due russi sospettati di aver compiuto gli avvelenamenti di Salisbury.

in ogni caso, anche sul fronte diplomatico la situazione resta assai grave, con l'ambasciata russa in repubblica ceca che ora rischia di chiudere dopo l'espulsione dei suoi rappresentanti

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