Discusso in Italia e in Europa. Erdoğan cerca e trova alleati: nuovi accordi con la Libia

Discusso in Italia e in Europa. Erdoğan cerca e trova alleati: nuovi accordi con la Libia
Diritti d'autore Emin Sansar/Anadolu Ajansı
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Di Cristiano TassinariEuronews World
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Il presidente turco Erdoğan tira avanti per la sua strada: rinnova l'accordo marittimo con la Libia che gli permette più libertà nel Mediterraneo (facendo infuriare la Grecia) e, dopo le parole di Draghi, l'Italia diventa il suo nemico pubblico numero uno.

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Mentre in Italia e in tutta Europa si continua a parlare di lui, il presidente turco Recep Tayyp Erdoğan va avanti per la sua strada.

Ha incontrato il primo ministro libico Abdulhamid Dbeibah, per la prima volta in visita ufficiale ad Ankara. 

Un alleato fidato e bisognoso: la Libia

Turchia e Libia, lunedì, hanno rinnovato il loro accordo marittimo firmato nel 2019. "Tra di noi c'à uns relazione speciale", ha dichiarato Erdoğan. 

In totale, sono stati firmati cinque nuove accordi di cooperazione in diversi settori economici. Ma anche accordi di reciproco sostegno militare. 

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Gli accordi firmati tra Dbeibah e Erdoğan.AP Photo

Italia nel mirino

In base all'accordo marittimo concordato due anni da Ankara e dal governo di accordo nazionale (GNA) con base a Tripoli, la Turchia ha rivendicato maggiori diritti su vaste aree del Mediterraneo, ma la cosa non piace a diversi paesi, e soprattutto non piace alla Grecia.

E nemmeno tanto all'Italia, ora entrata nel mirino di Erdoğan dopo le parole di Mario Draghi ("Erdoğan dittatore") pronunciate all'indomani dell'ormai famoso "Sofagate", con Ursula von der Leyen protagonista, suo malgrado.

Se prima il nemico pubblico numero uno era la Grecia, ora per Erdoğan è diventata l'Italia, con un'esclation di tensioni diplomatiche tra Ankara e Roma che non si vedevano da decenni, dai tempi del caso-Öcalan.

L'obiettivo di Erdoğan, ovviamente non dichiarato, è estromettere l'Italia da ogni tipo di importanza economica, militare e strategica nel Mediterraneo, del quale il presidente turco rivendica la leadership.

Anche per questo motivo cerca alleati, come la Libia. Che, tuttavia, almeno a parole, è amica anche dell'Italia, dopo la recente visita di Draghi.

"Accordi nell'interesse di entrambi i paesi"

"Per quanto riguarda gli accordi firmati dai nostri paesi, in particolare quello marittimo, riaffermiamo che questi accordi sono costruiti su basi valide e nell'interesse di entrambi i nostri paesi", ha dichiarato il primo ministro libico Abdulhamid Dbeibah.

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Abdulhamid Dbeibah, primo ministro della Libia.AP Photo

Ribatte Erdoğan, nella sua dichiarazione ufficiale:
"Continueremo a dare ogni tipo di sostegno al governo di accordo nazionale, come abbiamo fatto per il precedente governo legittimo".

Tra gli aiuti previsti, già da questo martedi, la Turchia fornirà alla Libia 150.000 dosi di vaccino contro il Coronavirus. .

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