Nonostante sia imputato, Netanyahu incaricato di formare un governo

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Diritti d'autore Abir Sultan/ABIR SULTAN
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Il capo dello Stato Rivlin: "Ha più probabilità di altri di riuscire". Lapid: "Una vergogna e una macchia per uno Stato di diritto"

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Nonostante sia sotto processo per corruzione, il premier israeliano uscente Benyamin Netanyahu ha ricevuto dal capo dello Stato Rivlin l'incarico di formare un nuovo governo. Pur senza conquistare la maggioranza, il Likud di Netanyahu è uscito dalle elezioni di due settimane fa in testa, con 52 seggi, e proprio questo status di partito di maggiioranza relativa è stato alla base della decisione del capo dello Stato.

"Netanyahu è stato il più indicato nelle consultazioni, e dunque ha sulla carta probabilità leggermente superiori di riuscire a formare un esecutivo", ha detto il capo dello Stato. La decisione del presidente Rivlin, nonostante a Gerusalemme sia arrivato alla seconda udienza il processo a carico del premier, imputato di corruzione, frode e abuso di potere, ha sollevato le immediate proteste del leader dell'opposizioine, Yair Lapid, il cui partito conta 45 deputati.

Con un messaggio affidato alle reti sociali il presidente di Yad Vashem non ha usato mezzi termini. "Il presidente ha esercitato la sua funzione e non aveva scelta. Tuttavia l'incarico a Netanyahu è una vergogna che macchia Israele e ridicolizza il nostro essere uno stato di diritto".

La nomina di Netanyahu - che ha provocato anche manifestazioni di piazza di gruppi e associazioni - è stata oscurata dall'ennesimo fatto di sangue avvenuto in Cisgiordania, dove soldati israeliani hanno ucciso un palestinese di 42 anni mentre era in auto con la moglie, rimasta ferita alla schiena.

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