Il Covid rivoluziona i riti della Settimana Santa in tutta Europa

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Diritti d'autore Francois Mori/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
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Di Debora Gandini
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Anche quest'anno in tutta Europa tradizioni e riti religiosi ridimensionati in tutta Europa. Zone rosse in molti paesi. Fuga dalla città. I fedeli non rinunciano a recarsi in chiesa

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Sarà una Pasqua blindata con zone rosse e restrizioni in gran parte d’Europa. La Francia, di nuovo in confinamento ha visto un esodo di massa dalle grandi città. A Parigi migliaia di persone si sono affrettate a lasciare la capitale in vista del divieto di uscire dalla propria regione che entrerà in vigore dal 5 aprile. La celebre Basilica del Sacro Cuore ha celebrato i riti del Venerdì Santo pur con diverse limitazioni. Questa volta il governo ha consentito le celebrazioni pasquali, annullate lo scorso anno sempre a causa della pandemia. Distanziamento e mascherina obbligatoria per tutti i fedeli.

Treni presi d’assalto, autostrade intasate anche in Lituania. Anche qui lunghe code e controlli massicci da parte delle forze dell’ordine. La paura è che si possa ripetere quello che è già accaduto lo scorso anno quando per le festività pasquali molte famiglie hanno infranto le restrizioni, incontrando amici e parenti.

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Riti sacri e tradizioni pasquali all'epoca del Covid

Rigide misure sanitarie anche in Germania. A Monaco i fedeli per commemorare la crocifissione di Cristo in presenza hanno dovuto compilare un modulo con tutti i dati. Sebbene i numeri fossero limitati molti credenti si sono riuniti nei luoghi di culto.

Pur di rispettare i tradizionali riti della settimana santa in Repubblica Ceca le amministrazioni locali hanno dato dei permessi per le cerimonie ma con dei limiti. Alla classica processione i fedeli hanno indossato insieme all’abito nero le mascherine chirurgiche bianche rispettando le regole sul distanziamento sociale. "Anche in un clima diverso è una bellissima esperienza, racconta un fedele. È come prendersi una pausa da un anno pesante. Fermarsi e chiedersi cosa accadrà in futuro."

Un fine settimane di festa ridimensionato anche in Spagna. Niente processioni anche in questo 2021 visto il lockdown generale del Paese. Tutto ridimensionato a partire dalla classica sfilata con il battito dei tamburi e le immagini sacre a cui gli spagnoli hanno assistito dai loro balconi. Da Madrid a Calanda, città famosa in tutto il mondo per i riti della settimana santa, fino a Saragozza, alcuni cittadini non hanno rinunciato a recarsi in Chiesa ma molte funzioni sono state annullate.

Per il secondo anno consecutivo, a causa della pandemia, a Roma Papa Francesco presiede la celebrazione della Passione del Signore all’altare della Cattedra della Basilica Vaticana con circa 200 fedeli.  

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