Il documento era stato commissionato a un ente indipendente all'indomani delle proteste di Black Lives Matter. Ma se Boris Johnson ne sembra entusiasta, perfino qualche alto funzionario inizia a storcere il naso
Il tema del razzismo torna a spaccare a metà il Regno Unito: oggetto del contendere è un rapporto che il governo britannico aveva richiesto a una commissione indipendente all'indomani delle proteste di Black lives matter.
Secondo le anticipazioni appena rilasciate da Boris rJohson, i risultati sarebbero molto incoraggianti. Ma se il premier mette le mani avanti, ricordando che si tratta della valutazione di un ente terzo, gli attivisti già parlano di un'operazione capziosa e compiacente
"Questo - ha detto Johnson - è un lavoro molto interessante: non dico che il governo sarà d'accordo con tutto ciò che c'è scritto, ma è un lavoro originale e stimolante e credo la gente dovrebbe leggerlo e considerarlo. Ci sono questioni molto serie che la nostra società affronta per quanto riguarda il razzismo e che tutti dobbiamo affrontare".
Un modello?
secondo quanto trapelato finora, la relazione parlerebbe di un paese non poerfetto ma molto avanzato sulle questioni razziali: "un modello per tutti gli altri paesi a maggioranza bianca - ha detto orgolioso Johnson - in occidente come altrove".
Un fatto sul quale, però, perfino alcuni ex funzionari della Corona, specie quelli che appartengono a minoranze etniche, non sembrano molto d'accordo
" Il rapporto stesso - spiega Nazif Afzai, ex procuratore capo della Corona per il nord-ovest dell'Inghilterra- è molto selettivo nei dati che prende in esame. Ma è un fatto che quando si tratta di giustizia, per esempio, se sei nero, hai 19 volte più probabilità di essere fermato e perquisito, come pure di essere arrestato. È più probabile che tu venga accusato. È più probabile che tu sia condannato. Hai più probabilità di essere mandato in prigione con le stesse prove di un bianco britannico".
Dimissioni intempestive
Afzai potrebbe in effetti non essere il solo, tra gli alti funzionari del Regno Unito, a pensarla così.
Mentre gli attivisti britannici di Black Lives Matter - che parlano di "diseguaglianze in ogni ambito, dall'istruzione alla giustizia" - non fanno che ripetere il loro sdegno nei confronti dell'operazione, Samuel Kasumu, unico nero tra gli alti consiglieri di Johnson, ha rassegnato proprio oggi le sue dimissioni, pur senza fornire ancora una motivazione ufficiale.
Un fatto di nessun conto, sottolineano in molti nell'amministrazione Johnson: la voce comune è che le dimissioni fossero già in programma da tempo. Ma in assenza di una spiegazione da parte di Kasumu, si tratta di un gesto che - con queste tempistiche - fa comunque molto rumore