A sei anni dall'Accordo di Parigi, le banche continuano a finanziare il business del fossile: accordati finanziamenti per 3,8 trilioni di sterline
In sei anni, dall'accordo di Parigi sul clima del 2015, le 60 banche più grandi del mondo hanno erogato 3.8 trilioni di sterline per finanziare le aziende di combustibili fossili. Lo rivela un report di una rete di Ong, che definisce scioccante la somma stanziata: una cifra al rialzo rispetto a quelle messe a disposizione negli anni precedenti.
Le banche statunitensi e canadesi costituiscono 13 delle 60 banche analizzate, ma rappresentano quasi la metà del finanziamento globale dei combustibili fossili negli ultimi cinque anni. JPMorgan Chase ha fornito più finanziamenti di qualsiasi altra banca. In Europa il primato è della banca britannica Barclays mentre spetta alla francese BNP Paribas quello dei maggiori finanziamenti erogati nell'ambito dell'Unione europea.
Secondo le Ong, esistono oggi dodici progetti fossili in fase di sviluppo che, in caso venissero portati a termine, causerebbero il rilascio in atmosfera di 175 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Si tratta del volume di CO2 sufficiente a esaurire metà del budget di carbonio rimanente per restare al di sotto della fatidica soglia di 1,5 gradi Celsius. La denuncia delle Ong è chiara: il modello di business dell’industria fossile è rimasto immutato, nonostante i programmi per la sostenibilità energetica.