Adesso la scarsità dei vaccini spaventa. L'Ue si prepara a frenare le esportazioni dei sieri

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La Commissione Ue propone di porre limiti all'export di vaccini. Teme che le sue aziende farmaceutiche vendano più vaccini ai Paesi extra-europei che agli Stati membri

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Meno vaccini venduti al di fuori dell'Unione europea. È l'orientamento di Bruxelles in vista del vertice dei Capi di stato e di governo dei ventisette di giovedì 25 marzo. Si tratta di porre dei limiti, se necessario, alle dosi di siero prodotte all'interno del territorio dell'Ue.

Al summit è attesa anche la presenza in video-conferenza del presidente Usa, Joe Biden, al quale i leader europei sono pronti a chiede un aiuto, visto il ritmo invidiabile degli Stati Uniti nella somministrazione degli antidoti anti-covid.

La proposta è della Commissione europea, preoccupata per l'alta domanda di vaccini proveniente dal Regno Unito. Per questo l'esecutico comunitario è pronto, in caso di bisogno, a ridurre le vendite di dosi destinate Oltremanica o verso altri Paesi esterni allo spazio comunitario.

Questo mercoledì il collegio dei commissari, guidati da Usula von de Leyen, ha presentato un meccanismo di limitazione dell'export.

In realtà Bruxelles non vuole che alcune aziende con stabilimenti farmaceutici presenti in Europa vendano più vaccini al di fuori dei ventisette che agli Stati membri stessi, come sembra già sia accaduto in alcuni casi: sieri AstraZeneca esportati in Gran Bretagna dai Paesi Bassi, o in altri casi addirittura in altri continenti.

In base ai nuovi criteri, il blocco includerebbe anche i paesi che hanno vaccinato un numero elevato della popolazione o che hanno una situazione epidemiologica molto migliore.

Valdis Dombrovskis, Vicepresidente della Commissione Europea, ha spiegato che “Il nostro meccanismo di autorizzazione all'esportazione non è rivolto a nessun paese specifico, ma è chiaro che nell'UE dobbiamo garantire la vaccinazione della nostra stessa popolazione e da questo punto di vista siamo indietro. Se guardate i dati, nonostante l'UE sia uno dei punti caldi globali della pandemia e allo stesso tempo anche il più grande esportatore di vaccini, ad esempio specificamente il Regno Unito".

Finora l'UE ha approvato l'esportazione di circa 41 milioni di dosi in 33 paesi. Il Regno Unito ne è il maggior destinatario con 10 milioni di dosi. L'UE, invece, ha ricevuto zero vaccini in cambio dal Regno Unito.

La questione  ha generato tensioni permanenti con Londra e AstraZeneca.

Inoltre il quotidiano italiano La Stampa riporta che in uno stabilimento in Italia sono state scoperte 29 milioni di dosi del vaccino Astra Zeneca. Bruxelles ha chiesto una spiegazione all'azienda circa la destinazione di questi vaccini.

Non c'è tempo da perdere perché non contenere la terza ondata pandemica potrebbe causare danni economici irreparabili, oltre naturalmente a migliaia di lutti cje potrebbero esseer evitate con più dosi a disposizione.

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