Islanda: l'eruzione del vulcano inattivo da secoli non bloccherà il traffico aereo

L'eruzione del sistema vulcanico di Krysuvik, a una trentina di chilometri da Reykjavik, non dovrebbe avere ripercussioni pesanti sul traffico aereo. Lo ha detto l'Ufficio Meteorologico Islandese (MET) questo sabato. L'attività vulcanica è iniziata intorno alle 20.45 di venerdì nella valle di Geldinga. Finora si è trattato di un'eruzione "minore": stando al MET cenere e polvere generati dall'attività vulcanica non dovrebbero interferire con i voli.
"Più la osserviamo, più questa eruzione diventa piccola", ha detto questo sabato il geofisico Pall Einarsson all'Associated Press dopo aver monitorato il vulcano durante la notte. Questo angolo sud-occidentale dell'Islanda è la parte più densamente popolata del paese. Il Dipartimento di gestione delle emergenze ha detto che non prevede evacuazioni, a meno che i livelli di gas vulcanici non aumentino significativamente.
L'aeroporto di Keflavik, l'hub del traffico aereo internazionale dell'Islanda situato a una cinquantina di chilometri da Reykjavik, ha detto che i voli dall'inizio dell'eruzione non hanno subito ritardi. Nel 2010 l'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull produsse una nuvola di cenere e polvere così grande da costringere le autorità a bloccare il traffico areo tra Europa e Nord America: furono più di 100mila i voli bloccati a terra, milioni i passeggeri coinvolti.
L'eruzione nella valle di Geldinga è la prima nella penisola di Reykjanes in quasi 800 anni. Negli ultimi 15 mesi nell'area sono state registrate migliaia di scosse sismiche, diventate sempre più frequenti nelle ultime tre settimane, durante le quali gli strumenti hanno rilevato circa 50mila terremoti, decine dei quali di magnitudo 4 o superiore.