UE: la missione Irini sarà rinnovata per altri due anni

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Di Debora Gandini
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Le navi della missione europea Irini resteranno nel Mediterraneo per altri due anni. L'operazione ha lo scopo di controllare l’embargo di armi in Libia

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L'Unione europea ha deciso di rinnovare per altri due anni la missione navale "Irini", che in greco significa “pace”. Si tratta dell’operazione nel Mediterraneo centrale per sovrintendere l’embargo di armi verso la Libia disposto dalle Nazioni Unite.

Il via libera al prolungamento fino al 2023 sarà confermato lunedì prossimo durante la riunione dei ministri degli esteri dell’Unione. Irini ha il compito primario di sovrintendere quanto disposto dall’ONU oltre al monitoraggio sulle esportazioni illecite dalla Libia di petrolio, greggio e prodotti petroliferi raffinati. Nell'ultimo anno sono stati effettuati più di 2.300 controlli in mare, nei porti e negli aeroporti. 22 le violazioni segnalate al Palazzo di Vetro.

La decisione presa da Bruxelles coincide con la visita dell'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri, Josep Borrell, questo giovedì a Roma nell'anniversario del lancio della missione, avviata il 31 marzo 2020, Nell’agenda di Borrel l’incontro con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, e della Difesa, Lorenzo Guerini e la visita al quartier generale dell'operazione EunavForMed Irini, Venerdì Borrell sarà alla base di Sigonella e salirà a bordo della fregata tedesca Berlin, che di recente si è unita alla missione Ue.

Irini, che ha preso il posto di Sophia nel Mediterraneo centrale, è una parte importante dello sforzo europeo per potenziare l’embargo di armi verso la Libia e contribuire in questo modo a raggiungere un cessate il fuoco duraturo nella regione.  

Rispetto a Sophia, le navi della missione Irini sono state disposte solo sulla parte orientale della costa libica, tra Egitto e Grecia, da cui proviene il traffico delle armi. Sophia era stata lanciata dall’UE nel 2015 al principale scopo di contrastare il traffico illecito di esseri umani, pur inquadrandosi nel più ampio progetto europeo di monitorare e promuovere un ritorno alla stabilità e alla sicurezza in Libia.  

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