Onu al lavoro per salvare l'accordo sul nucleare iraniano del 2015

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Di Giulia Avataneo
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Teheran chiede di ritirare le sanzioni o chiuderà le porte dei suoi impianti agli ispettori internazionali

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Rafael Grossi, capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica delle Nazioni Unite è arrivato sabato a Teheran per riprendere i negoziati sul nucleare. Grossi incontrerà funzionari iraniani tra cui il vicepresidente Ali Akbar Salehi.

Si spera di mantenere in vita l'accordo del 2015 sul nucleare iraniano.

Teheran ha annunciato che sospenderà in parte le ispezioni dell'Onu agli impianti nucleari, uno dei fattori chiave dell'intesa, se i firmatari non solleveranno le sanzioni petrolifere e bancarie entro il 23 febbraio. Il Paese degli Ayatollah minaccia anche di stracciare il protocollo aggiuntivo che permette agli ispettori dell'agenzia Onu di effettuare ispezioni più approfondite agli impianti nucleari.

Intesa a rischio

Per Grossi è la seconda missione in sei mesi. L'Onu lavora per salvare ciò che resta dell'accordo, messo a rischio dalla decisione di Donald Trump sul ritiro unilaterale degli Stati Uniti.

Da quel momento sono iniziate fughe in avanti di Teheran sul suo programma nucleare e conseguenti sanzioni da parte dei firmatari. Il governo iraniano ha iniziato a violare gradualmente i termini dell'accordo per spingere Biden a tornare al tavolo. Il presidente americano ha aperto a una ripresa delle trattative.

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