Ndrangheta, confiscato un tesoro da 212 milioni di euro

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Immobili e società riconducibili a Domenico Gallo, considerato vicino al clan Piromalli

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La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha confiscato beni per 212 milioni di euro all'imprenditore Domenico Gallo, indiziato di complicità con le cosche di ndrangheta Piromalli e Zagari-Fazzalari.

Tra i beni colpiti dal provvedimento ci sono 11 immobili, alcuni situati nelle più belle località turistiche della Calabria, una lussuosa villa, una collezione di preziosi orologi e tredici floride imprese coi relativi patrimoni aziendali.

Secondo la DDA reggina, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, l'imprenditore sarebbe stato uno degli elementi di spicco dell'intreccio politico-affaristico-mafioso nel cui ambito riusciva ad accaparrarsi appalti per la realizzazione di grandi opere pubbliche.

Il provvedimento di confisca eseguito oggi conferma il sequestro dei beni disposto nel 2018 dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria e prevede per Gallo la misura della sorveglianza speciale per 5 anni.

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