Dopo la chiusura imposta dalla pandemia il Museo di Brera e il Cenacolo di Da Vinci tornano all'adorazione del loro pubblico. Massimo 18 visitatori per 15 minuti appena ma le prenotazioni dagli altri continenti non sono possibili
Fra le notizie della rinascita dell'arte che torna al suo pubblico la riapertura della Pinacoteca di Brera e del Museo del Cenacolo aprono il cuore. Bello che il risveglio dei musei italiani anticipi la primavera ma le norme anti-covid restano rigorosissime. Davanti al Cenacolo leonardesco potranno fermarsi solo poche persone per appena 15 minuti. Una prima boccata d'ossigeno, in senso vero perché i sistemi di filtraggio e purificazione dell'aria nel salone in cui splende l'opera leonardesca garantiscono livelli ottimali e non consentono la circolazione di virus.
Cambiano le prenotazioni
Il covid ha trasformato anche la dinamica delle prenotazioni per venire a vedere il Cenacolo c'erano liste di attesa di mesi se non di anni. Masse di fan di Leonardo in provenienza dalle Americhe e dall'Oriente hanno ingolfato da sempre l'accesso al capolavoro che adesso potrà essere ammirato con più calma da italiani ed europei. I biglietti potranno essere prenotati online oppure il giorno stesso della visita in biglietteria, con ingressi contingentati: fino al 12 febbraio, saranno 12 persone ogni quarto d’ora, per aumentare a 18 a partire dal 16.
L'opera maestra
Perla rara fra le meraviglie del Rinascimento italiano fu commissionato a Leonardo da Vinci (1452–1519) da Ludovico il Moro. L'affresco che ha subito cicli di restauri ed una costante cura certosina è nell’ex refettorio rinascimentale del convento adiacente al Santuario di Santa Maria delle Grazie a Milano.