Crimini di guerra nei Territori? Ora la Corte penale può avviare un'inchiesta

Crimini di guerra nei Territori? Ora la Corte penale può avviare un'inchiesta
Diritti d'autore Khalil Hamra/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Euronews
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L'Anp saluta la decisione come "una vittoria della verità". Netanyahu: "Puro antisemitismo"

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La Corte penale internazionale ha stabilito che la sua giurisdizione si estende ai Territori: una decisione che apre la strada all'avvio di un'inchiesta contro Israele e Hamas per crimini di guerra in Cisgiordania, Gerusalemme est e a Gaza.

Grande sodddisfazione da parte dell'Autorità nazionale palestinese, che ha parlato di "vittoria della verità e della giustizia". Sul fronte opposto, dure critiche da parte del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha accusato l'organismo internazionale di persecuzione legale.

"La Corte penale internazionale indaga su Israele per falsi crimini di guerra e questo è puro antisemitismo - ha commentato Netanyahu - il tribunale istituito per prevenire atrocità come l'Olocausto nazista contro il popolo ebraico ora prende di mira l'unico Stato del popolo ebraico, dotato di un forte regime democratico e che rispetta lo Stato di diritto".

Anche il Dipartimento di Stato americano ha respinto la decisione. Gli Usa non riconoscono alla Corte la potestà di intervenire, legittimando la propria posizione con il mancato riconoscimento dello Stato palestinese.

Si legge in un tweet di Ned Price, portavoce di @StateDept: "Gli Stati Uniti si oppongono all'odierna decisione della @Corte penale internazionale sulla situazione palestinese. Israele non è uno Stato parte dello Statuto di Roma".

L'anno scorso, l'amministrazione Trump ha imposto sanzioni contro i funzionari dell'Aia. Tra queste figura la revoca del visto d'ingresso al procuratore capo, Fatou Bensouda, in risposta ai tentativi di perseguire le truppe americane per le azioni in Afghanistan. Biden si è detto pronto a rivedere le sanzioni.

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