Covid-19, un mix di due vaccini potrebbe aumentare la protezione: parte la sperimentazione

Covid-19, un mix di due vaccini potrebbe aumentare la protezione: parte la sperimentazione
Diritti d'autore Mary Altaffer/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Cristiano TassinariEuronews World - Agenzie internazionali
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Regno Unito: una ricerca scientifica, ispirata da un professore dell'Università di Oxford, suggerisce la possibilità che una miscela di "doppio vaccino", cioè di due vaccini di marche diverse, possa aumentare la protezione. Intanto, in Ungheria arriva lo Sputnik V di fabbricazione russa...

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Con circa 4.000 possibili varianti di Coronavirus in tutto il mondo, gli scienziati vogliono assicurarsi che qualsiasi miglioramento che possa essere fatto sui vaccini sia realizzato in tempi rapidi.

Una ricerca scientifica inglese spera di ottenere la conferma che l'assunzione di due dosi di diverso vaccino possa aumentare la protezione dal Covid-19.
I primi risultati della sperimentazione del "doppio vaccino" si avranno in estate.

Un mix di vaccini: proteggerà di più?

Mescolare i vaccini potrebbe fornire una migliore protezione: questo, infatti, è uno degli spunti che arrivano dalla ricerca realizzata negli ambiti dell'Università di Oxford, che di fatto suggerisce di ricevere la prima dose di vaccino da, per esempio, Pfizer-BioNTech e la seconda da AstraZeneca.

Oltre 800 volontari di età superiore ai 50 anni, a cui non è ancora stato somministrato il vaccino, sono pronti per la sperimentazione.

L'autore principale dello studio è il dottor Matthew Snape, professore associato in pediatria e vaccinologia presso l'Università di Oxford.
"Stiamo cercando di far vaccinare i nostri volontari, questo mese, a febbraio, per poi iniziare a ottenere i primi risultati in giugno o luglio, almeno studiando i livelli degli anticorpi. Questo è il nostro obiettivo. E questo ci permetterebbe di essere ancora in tempo per poter influenzare la scelta della seconda dose dei vaccini, almeno per i tanti che lo faranno nei prossimi mesi".

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IL dottor Matthew Snape durante l'intervista.AP Photo

Governo inglese: "Lo studio non influenzerà il percorso vaccinale"

Nadhim Zahawi, il ministro britannico responsabile delle operazioni sui vaccini, ha dichiarato che lo studio non influenzerà, comunque, il piano di vaccinazione di massa nel Regno Unito.

Alberto Pezzali/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
Trafalgar Square, Londra: deserta. Tranne per un homeless seduto su una panchina.Alberto Pezzali/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved

Poca fiducia nei governi

Nel frattempo, un sondaggio effettuato in gennaio ha scoperto che un quarto delle persone che vivono in Francia, Germania e Stati Uniti potrebbe rifiutarsi di fare il vaccino.
Dati meno sconfortanti in altri paesi: Italia (12% direbbe no alla vaccinazione), Regno Unito (14%) e Paesi Bassi (17%).

La ricerca evidenzia che la riluttanza ad accettare la vaccinazione è dovuta principalmente alla mancanza di fiducia nei governi.

Ungheria: compra i vaccini da tutti, anche lo Sputnik V dalla Russia

A proposito: in Ungheria, il governo di Viktor Orbán ha comprato vaccini un po' ovunque, dalla Russia, dalla Cina e dall'Europa.

Le prime spedizioni dalla Russia del vaccino Sputnik V, ad esempio, sono arrivate sotto scorta di polizia proprio in questi giorni: un accordo con Mosca per due milioni di dosi per tre mesi.

AP Photo
Strade ungheresi: la polizia scorta il camion con il vaccino russo Sputnik V.AP Photo

L'Ungheria è il primo paese dell'Ue ad approvare la vaccinazione con lo Sputnik V.

Del resto, Budapest ha ampiamente criticato lo schema di approvvigionamento dell'Ue, accusato di essere troppo lento.

Dichiara Orbán:

"La questione dell'approvvigionamento dei vaccini non è una questione politica.
Non ci importa se il gatto è bianco o nero, basta prendere il topo!
Usiamo i vaccini occidentali, quelli orientali, quelli russi, quelli cinesi, quelli americani e anche quelli inglesi...".
Viktor Orbán
57 anni, primo Ministro dell'Ungheria
AP Photo
La dichiarazione di Viktor Orbán.AP Photo

Portogallo: vaccinazione per ultraottantenni e over 50 con gravi patologie

Dopo Lisbona, anche nella regione settentrionale del Portogallo, attorno alla città di Oporto, è iniziata la vaccinazione per gli ultraottantenni.

L'amministrazione regionale della Sanità stima che nelle prossime settimane circa 300.000 persone saranno vaccinate.
Chi è in lista per il vaccino riceverà un messaggio sul telefono cellulare con la data, l'ora e il luogo per fare la vaccinazione. In caso di mancata risposta, sarà contattato per telefono.

E, finalmente, scendono le cifre del Coronavirus portoghese.
Nelle ultime 24 ore, 225 vittime e 8.000 nuovi casi, ma la settimana scorsa i positivi in Portogallo erano circa 14.000 al giorno.
I decessi portoghesi, in totale dall'inizio della pandemia, sono circa 13.500.

Gli operatori sanitari sono già stati vaccinati, ora è il momento degli ultraottantenni e degli over 50 con patologie gravi.

Mario Cruz/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
Il premier portoghese António Costa all'ospedale "Joao de Deus" del carcere di Oeiras, appena fuori Lisbona.Mario Cruz/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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