Al via le consultazioni di Draghi. +Europa, FI e M5S pronti ad appoggiarlo

Il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi
Il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi Diritti d'autore AP Photo/Andrew Medichini
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Di Euronews Agenzie:  ANSA
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Il premier uscente, Conte: "Non sono un ostacolo, i sabotatori sono altrove. Io ho sempre lavorato e continuerò a lavorare per il bene del Paese"

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Sono iniziate le consultazioni del presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi, per la formazione del nuovo governo. Ad aprire il giro di consultazioni a Montecitorio, la delegazione di +Europa, Azione e Radicali Italiani. La leader del partito europeista, Emma Bonino, ha fatto sapere uscendo dalla sala della Biblioteca, che l'ex numero 1 della Bce avrà tutto il loro sostegno. "Abbiamo sottolineato alcuni temi", ha detto la senatrice. "Ma io ci tengo a dire che, in merito al dibattito sul governo tecnico e il fallimento della politica, insisto che magari è il fallimento di questa politica, che nessuno rimpiangerà".

A dare il proprio appoggio a Draghi - che questo giovedì ha incontrato Cd, Europeisti-Maie, Misto Camera, Nci, Cambiamo - anche Forza Italia. "La scelta del presidente della Repubblica di conferire a Mario Draghi l'incarico di formare il nuovo governo va nella direzione che abbiamo indicato da settimane: quella di una personalità di alto profilo istituzionale, attorno alla quale si possa tentare di realizzare l'unità sostanziale delle migliori energie del Paese", si legge in una ufficiale del leader, Silvio Berlusconi. 

Ma non si tratta solo di FI. Sembra, infatti, che da una posizione di chiusura iniziale, il Movimento 5 Stelle si stia poco a poco aprendo all'idea di poter eventualmente appoggiare un governo guidato da Draghi. 

E questo lo si può capire da alcuni messaggi di apertura che sono arrivati nella giornata di giovedì, non soltanto da Luigi di Maio, ma anche dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi e dallo stesso Giuseppe Conte che, in un discorso pronunciato fuori da Palazzo Chigi - il primo dopo essere salito al Colle per rassegnare le proprie dimissioni a Mattarella - , ha detto: "In queste ore qualcuno mi descrive come un ostacolo alla formazione di una nuova esperienza di governo. Evidentemente non mi conosce o parla in malafede. I sabotatori cerchiamoli altrove. Io ho sempre lavorato e continuerò a lavorare per il bene del Paese".

Draghi ha ancora due giorni davanti a sé di consultazioni per capire se riuscirà o meno a formare un esecutivo solido per l'Italia. Venerdì incontrerà le Autonomie, Leu, Italia viva, in mattinata. Nel pomeriggio vedrà le delegazioni di Fratelli d'Italia, Partito Democratico e Forza italia. Sabato ultimo giorno di consultazioni prima di sciogliere la riserva, con Lega e Movimento 5 Stelle.

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