Il cancelliere Kurz ha comunicato al Paese l'allentamento delle misure restrittive per il contenimento del virus. L'8 febbraio riaprono i negozi. Ma l'opinione pubblica è divisa
PUBBLICITÀAllentamento da una parte, irrigidimento dall'altra: dopo settimane di lockdown totale, l'Austria tenta di riequilibrare le misure di contenimento del virus.
Dall'8 febbraio tutti i negozi potranno riaprire, i parrucchieri torneranno ad esercitare, musei e zoo torneranno a ricevere visitatori.
Negozi riaperti, dunque ma con l'obbligo di indossare le mascherine FFP2 e tampone richiesto per tutti i servizi che prevedono un contatto fisico più ravvicinato, come massaggi e trattamenti estetici. Sono previste pesanti sanzioni per chi non si adegua a queste misure.
Secondo il cancelliere Kurz un lockdown totale sarebbe la misura più efficace contro il virus ma, dice: "C'è la necessità che i bambini tornino a scuola, c'è la necessità di fare di tutto per mantenere la disoccupazione più bassa possibile, e ci sono anche aspetti sociali e psicologici che vanno considerati".
E così, dopo la pausa del semestre, le scuole torneranno all'insegnamento in presenza, con un sistema di turni e tamponi. L'opinione pubblica è alquanto divisa sull'allentamento delle restrizioni.
C'è chi è felice di avere la possibilità di tornare a una vita più normale, con la possibilità di fare acquisti nei negozi e chi invece si dice preoccupato per l'allentamento delle restrizioni e vede la riapertura di ora come un boomerang che tornerà a colpirci più avanti nel tempo.
Vengono inasprite anche le regole per l'ingresso da altri Paesi. L'obiettivo principale resta quello di prevenire o almeno ritardare il più possibile la diffusione di varianti e dimezzare il numero dei contagi quotidiani, che ora è di circa 1300 al giorno
L'allentamento ci sarà, dunque. Tuttavia, Kurz ha chiarito che non equivale a un via libera su tutta la linea. Se i numeri cominceranno a risalire, le misure saranno nuovamente inasprite.