Covid: le varianti spaventano. L'UE si blinda ancora di più

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Diritti d'autore Francois Mori/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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In Inghilterra test a tappeto per dare la caccia alla variante sudafricana del coronavirus

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Test a tappeto, anche porta a porta, in otto aree dell'Inghilterra, tra cui alcune di Londra, per dare la caccia alla cosiddetta variante sudafricana del nuovo coronavirus. Il bacino monitorato interessa 80.000 persone.

Undici contagi rilevati nell'ultima settimana non hanno relazioni con l'estero: è dunque grande la preoccupazione delle autorità per questa trasmissione a livello locale. La notizia positiva è che nella maggior parte delle infezioni si tratta di casi isolati e non di focolai.

Il Ministro della Salute britannico ha dichiarato: "Fino ad oggi abbiamo identificato 105 casi di questa variante. Undici non sembrano avere alcun collegamento con viaggi all'estero. Al momento non è provato che sia più aggressiva". Matt Hancock ha tuttavia sottolineato che bisognerà attendere i risultati di ulteriori studi.

In effetti una circolare diffusa in queste ore dal Ministero della Salute italiano parla invece di dati preliminari che indicano "una maggiore trasmissibilità". Inoltre "non si conosce l'impatto di questa variante sull'efficacia dei test diagnostici" e "non è chiaro se provochi differenze nella gravità della malattia". Sono inoltre in corso studi sulla maggiore frequenza di reinfezioni.

I risultati scientifici sulle nuove varianti sono ancora parziali. Il documento raccomanda una quarantena più lunga di dieci giorni per i contatti degli infettati. 

Nell'incertezza l'Unione europea sta per rendere note le nuove regole d'ingresso nel blocco. Secondo indiscrezioni di stampa, gli Stati membri sono d'accordo con la linea della Commissione, che ha proposto la scorsa settimana il via libera solo a Paesi che negli ultimi 14 giorni abbiano avuto meno di 25 infezioni ogni 100mila abitanti. 

Per quanto riguarda i movimenti interni all'Unione, il Consiglio ha pubblicato delle linee guida aggiornate, aggiungendo il rosso scuro alle possibilità di catalogazione delle aree per diffusione del contagio: riguarderà le zone con 500 casi ogni 100.000 abitanti nelle ultime due settimane. 

Gli Stati membri procedono anche con misure proprie. Da sabato la Germania ha chiuso le frontiere anche a Lesotho ed Eswatini, che si aggiungono a Gran Bretagna, Irlanda, Portogallo, Brasile e Sudafrica. 

Da lunedì la Francia non consente l'ingresso a persone provenienti da Paesi fuori dall'Unione, con l'eccezione della Svizzera, se non per casi di urgenza e necessità. Ai cittadini europei invece ha imposto il tampone. 

Il Ministero della Salute francese ha comunicato che la circolazione della cosiddetta variante inglese si intensifica del 50 per cento ogni settimana, un tasso tuttavia inferiore a quello rilevato all'estero, superiore al 70 per cento.

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