I Paesi con minore corruzione affrontano meglio le sfide della pandemia

Proteste vicino alla residenza del primo ministro nepalese, per una migliore gestione della pandemia, a Kathmandu, Nepal
Proteste vicino alla residenza del primo ministro nepalese, per una migliore gestione della pandemia, a Kathmandu, Nepal Diritti d'autore AP Photo/Niranjan Shrestha
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Di Euronews
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Ad attestarlo è uno studio annuale redatto dall'organizzazione internazionale non governativa Transparency International

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I Paesi con minore corruzione hanno meglio affrontato le sfide sanitarie ed economiche della pandemia, secondo uno studio annuale redatto dall'organizzazione internazionale non governativa Transparency International.

Due terzi dei 180 analizzati, infatti, falliscono i propri obiettivi a causa della corruzione, associata ad una minore copertura della salute pubblica, che peggiora la risposta al virus.

"Quest'anno - dice Daniel Eriksson, Direttore generale pro tempore dell'ONG - abbiamo potuto notare una forte correlazione tra le capacità dei sistemi sanitari di rispondere alla pandemia e il livello di corruzione nei vari Paesi. Molti di essi hanno avuto problemi più grandi nel rispondere alla crisi".

La Danimarca e la Nuova Zelanda risultano tra quelli meno coinvolti in queste problematiche, avendo affrontato al meglio le sfide sanitarie ed economiche relative alla pandemia.

In fondo alla classifica stilata ci sono il Sud Sudan e la Somalia.

Gli Stati Uniti si distinguono in negativo, raggiungendo minimi storici dopo quattro anni sotto la presidenza di Donald Trump. Il Paese è al 25esimo posto nell'elenco, a pari merito con il Cile e dietro a molte altre democrazie occidentali.

Anche Finlandia, Svezia e Svizzera sono considerati virtuosi, mentre in Europa marca male per Croazia, Ungheria, Romania e Bulgaria. 

In America Latina, Uruguay e Cile sono percepiti come i meno intaccati dalla corruzione, Venezuela e Nicaragua invece sono i peggiori, solo l'Ecuador risulta in sensibile miglioramento.

Transparency International sottolinea come la crisi sanitaria abbia minato la complessa lotta contro le pratiche di corruzione. Certo è che il circolo vizioso rappresentato dal binomio corruzione - pandemia risulta essere davvero difficile da gestire.

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