Gli Stati Uniti che Biden si appresta a guidare

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Di Michele Carlino
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Arlacchi: "Dovrà ricucire il paese, ma ci vorrà tempo". Albuquerque: "La novità è nei movimenti sociali che hanno costretto i democratici a prendere posizione"

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A poche ore dall’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca, resta altissimo il rischio di una crisi per l’ordine pubblico. Decine di gruppi dell’estrema destra da giorni minacciano l’insurrezione armata, un'ipotesi che allarma dopo l’assalto al Campidoglio.

Che paese si appresta a guidare Joe Biden? Ne parliamo con la sociologa Fabiane Albuquerque, esperta di studi razziali, femminismo nero e decoloniale. E con Pino Arlacchi, eminente sociologo, riferimento storico per gli studi sulla mafia. Arlacchi, che ha diretto per cinque anni la politica antidroga delle Nazioni Unite, degli Usa è un osservatore attento.

Professore Arlacchi, davanti a una frattura cosi profonda da Biden dobbiamo attenderci una politica diretta all’unità il paese. Ma come potrà riuscirci se le parole d’ordine dell”estrema destra mobilitano metà degli statunitensi? E davvero si puo escludere una sollevazione armata?"

Pino Arlacchi, sociologo: "Penso che non ci sia da aspettarsi una sollevazione armata, ma c'è da aspettarsi la continuazione di una frattura profonda che deriva da anni e e anni di intossicazione ideologica e culturale che ha fatto si che gruppi che prima erano completamente esclusi come suprematisti, razzisti, fascisti e nazisti di varia natura, abbiano pensato di potere prendere il potere attraverso una presidenza a loro congeniale".

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Arlacchi Contro la pauraChiarelettere

C' è una situazione anche in evoluzione dal punto di vista sociale in quel paese. A Fabiane Albuquerque vorrei chiedere un giudizio sulla vittoria di Biden, in qualche maniera dovuta anche alla mobilitazione in suo favore di Black Lives Matter, il movimento che è nato come reazione all'ennesima vittima afroamericana causata dalla polizia...

Fabiane Abuquerque, sociologa: "Non è che il Partito democratico abbia un programma rivolto alle minoranze, alla popolazione nera, ai latinos, alle donne... La grande novità è che questi gruppi hanno costretto il Partito democratico a prendere una posizione. E questo è un segnale, un messaggio: questi gruppi sociali esistono, sono qua, e vogliono stare al potere non più farsi rappresentare".

Un messaggio che Biden si riserva di recepire, magari rispondendo alla lettera che i fondatori di Black Lives Matter insieme ad altre 64.000 statunitensi gli hanno mandato, per chiedere il suo impegno contro il "razzismo strutturale" del paese.

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