2020 nero per la Germania. Il Covid ferma l'economia. Pil in calo del 5% nel 2020 ma poteva andare peggio. Per il Paese è la peggiore crisi finanziaria dal 2009. Per gli Stati dell'euro-zona una lenta ripresa nel corso di questo 2021
Un 2020 nero per l’economia tedesca, il peggiore dopo quello della grande crisi finanziaria del 2009. In Germania la pandemia ha posto posto fine a un decennio di grande crescita. Secondo gli ultimi dell'Istituto di Statistica, il PIL tedesco ha subito una contrazione del 5% rispetto all’anno precedente.
C’è però una nota positiva. La recessione è stata meno severa rispetto a quella di 11 anni fa quando il Prodotto interno lodo registrò un calo del 5,7%. A limitare i danni per la prima economia dell’Eurozona è stato il massiccio intervento statale di aiuti e sostegno a imprese e cittadini. Secondo alcuni analisti il Paese guarda al futuro con un certo ottimismo. Berlino ha varato un grande piano di rilancio dei consumi: taglio dell’IVA dal 19 al al 16% e bonus di 300 euro per figlio.
Gli interventi pubblici e il calo del gettito fiscale hanno prodotto un aumento a livelli record del deficit generale dello Stato che ha segnato il 4,8 per cento, il secondo livello più alto raggiunto dalla Riunificazione. Nel quarto trimestre, invece, l’economia sarebbe rimasta stagnante, dimostrando che in Germania gli effetti della seconda ondata della pandemia sono stati per il momento meno gravi di quanto temuto. Nonostante i lockdown e le restrizioni dovute per limitare i contagi.
Una lenta ripresa per i paesi dell'euro-zona
Per il Ministro dell’economia tedesco, Peter Altmaier, la grande ripresa ci sarà solo nel prossimo anno, ma l’economia deve continuare a crescere mese dopo mese. Secondole previsioni economiche dell'autunno 2020 stilate da Bruxelles l'economia della zona euro che nel 2020 ha subito una contrazione del 7,4%, dovrebbe riprendersi leggermente quest’anno con una crescita del 4,1% e del 3% nel 2022.
La perdita di posti di lavoro e l'aumento della disoccupazione, a causa hanno messo a dura prova i mezzi di sussistenza di molti europei. Le misure politiche adottate dagli Stati membri, insieme alle iniziative a livello dell'UE, hanno contribuito ad alleviare l'impatto della pandemia sui mercati del lavoro.