Cina: torna il coronavirus mentre Pechino blocca 2 funzionari OMS

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Diritti d'autore Ng Han Guan/AP
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Di euronews
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138 malati in un giorno, per lo più nella regione che circonda Pechino; è il numero ufficiale più alto dalla primavera (e dopo 8 mesi c'è di nuovo una vittima)

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Quali sono i veri numeri del contagio da coronavirus in Cina? Secondo le autorità locali è in queste ore che il covid-19 sta tornando con nuovi contagiati e una vittima, la prima dopo 8 mesi senza morti per covid-19 ufficialmente registrati. 

138 il numero dei nuovi positivi in un giorno, concentrati per lo più, un'ottantina, nella zona dell'Hebei (43 si trovano nella regione settentrionale di Heilongjiang che da ieri è in stato di emergenza). E' un caso che di nuovi contagi si venga a sapere proprio ora, mentre i funzionari dell'Oms varcano i confini nazionali per indagare sull'origine della pandemia? 

L'OMS indaga sulle fonti del male

In queste ore un team scientifico internazionale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità è infatti arrivato nella famigerata città di Wuhan, dove tutto è iniziato alla fine del 2019. I 15 esperti di diverse nazionalità hanno il compito di cercare di risalire all'origine del flagello. La squadra è sottoposta a una quarantena ed è già un caso lo stop a due ulteriori membri del team ai quali è stato vietato l'ingresso dopo che sono risultati positivi a un test covid-19 effettuato a Singapore. L'organizzazione ha replicato che i due erano negativi prima di partire ma Pechino ha ribadito il niet. "La Cina si atterrà rigorosamente ai requisiti di prevenzione anti Covid-19", ha sentenziato il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian. Continua così la saga dei controlli e la sfida a distanza tra Oms e Pechino che una commissione d'indagine sul territorio nazionale non l'avrebbe mai voluta. 

Ora però la compagine, o almeno la maggior parte di essa, ha varcato i confini cinesi e resterà per 5 o 6 settimane a indagare nel celeste impero. 

Dovremo esplorare "tutte le strade", ha detto all'Agence France-Presse, Fabian Leendertz, dell'Istituto tedesco Robert Koch.

Il coronavirus alle porte di Pechino

La prima morte dopo mesi, così simbolica e sufficiente a gettare nel panico la popolazione, è stata rilevata nella provincia di Hebei, la regione che circonda la capitale cinese Pechino (21 milioni di abitanti). Appena cinque giorni fa Shijiazhuang e Xingtai due città della provincia dell’Hebei erano state messe in confinamento dopo che erano stati rilevati circa 130 positivi sintomatici e altrettanti asintomatici. In entrambi i centri è immediatamente iniziata la corsa ai tamponi, una sfida complessa trattandosi di agglomerati da, rispettivamente, 11 e 7 milioni di persone.

Ufficialmente in Cina i morti totali per covid-19 dall'inizio della pandemia sono solo 4.635.

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