Leonardo aiuta il Louvre a restare a galla economicamente

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Diritti d'autore Lewis JOLY/
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Di Alberto De Filippis
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Innovazioni tecnologiche e voglia di lanciarsi in nuove sfide ha aiutato il museo più grande del mondo e lo ha reso un esempio virtuoso da imitare

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Il Louvre, il museo più grande del mondo, ha subito un calo del numero di visitatori di oltre il 70% per le restrizioni anti Covid. Le entrate sono diminuite di oltre 90 milioni di euro (110 milioni di dollari) rispetto al 2019.

La struttura rimasta chiusa sei mesi, ha visto il numero di visitatori precipitare a 2,7 milioni nel 2020, da 9,6 milioni nel 2019 e 10,2 milioni nel 2018.

Esaurite le visite in particolare da Stati Uniti, Cina, Giappone e Brasile, che di solito costituiscono i tre quarti del totale.

Il museo è riuscito a limitare i danni grazie a un genio italiano. La sua mostra campione d'incassi è tata quella su Leonardo da Vinci che ha attirato oltre 1,1 milione di visitatori e si è conclusa prima del primo blocco francese in primavera.

Il Louvre ha anche utilizzato i tempi di inattività per aumentare la sua offerta digitale, con il numero di abbonati online che è cresciuto di oltre un milione dal 2019 a 9,3 milioni e il sito Louvre.fr che registra 21 milioni di visite.

I guadagni sono arrivati anche con la distribuzione mondiale del documentario "Una notte al Louvre: Leonardo da Vinci". Anche il concerto di Capodanno in diretta streaming del DJ David Guetta ha attirato 16 milioni di visualizzazioni certamente un esempio virtuoso che pochi in Italia sembrano volere o essere in grado di imitare.

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