UK: parte il terzo confinamento, polemiche e caos

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Di Redazione italiana
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Da oggi in Inghilterra e Scozia chiusi tutti gli esercizi commerciali non essenziali e anche le scuole almeno fino a marzo; l'annuncio è arrivato con poche ore d'anticipo causando polemiche e problemi

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Il Terzo blocco totale in Inghilterra durerà almeno fino a marzo ha specificato oggi il governo britannico, con una pallida possibilità che a metà febbraio qualche restrizione venga allentata. Il Paese è stato colto di sorpresa dall'annuncio di Boris Johnson lunedì sera: a poche ore dalla riapertura delle scuole prevista per oggi i genitori hanno saputo che gli istituti scolastici sarebbero restati chiusi. 

Intere famiglie e imprenditori sono stati gettati nell'incertezza dall'annuncio ex abrupto e il governo si è tirato addosso diverse critiche. "Quando si ha un conflitto del genere tra un approccio molto basato sui fatti e scientifico e l' approccio populista che infetta diversi Paesi in Europa, in particolare Regno Unito, Polonia e Ungheria e altri posti, sappiamo che qui i governi perderanno pezzi (dei consigli scientifici) - ha detto Alistair Campbell, ex consigliere di Tony Blair - Ventiquattro ore prima del blocco annunciato ieri sera Boris Johnson stava letteralmente suggerendo che c'era qualcosa di sbagliato in chi non avrebbe mandato i figli a scuola. Il giorno dopo le scuole erano chiuse!"

Intanto tutti i fornitori delle mense scolastiche devono fare i conti con la merce già acquistata e le famiglie devono organizzarsi per la didattica a distanza. 

Dilaga la variante inglese del nuovo coronavirus

D'altronde la variante inglese del nuovo coronavirus dilaga: registrati oltre 50mila casi al giorno da quasi una settimana; le ambulanze fanno la coda fuori dagli ospedali che hanno già rinviato numerose operazioni e cure. La conta dei morti, ora a 75mila nel Regno Unito, potrebbe arrivare presto a 100mila.

Stefan Rousseau/AP
AP PhotoStefan Rousseau/AP

Ore prima di Johnson, lunedì, anche la Premier scozzese, Nicola Sturgeon, aveva già imposto il blocco totale alla Nazione sino alla fine di gennaio per "evitare che la situazione si deteriori", citando ad esempio la pressione sui Servizi sanitari londinesi.

"Abbiamo annunciato prima di Natale - dice - che la maggior parte degli alunni avrebbe studiato a distanza sino a lunedì 18 gennaio: posso confermare che ora abbiamo deciso di prorogare quella data e di tenere le scuole chiuse alla maggior parte degli alunni sino al 1 febbraio".

Buona parte del Paese era già praticamente in blocco, con la chiusura di pub, bar, ristoranti e i negozi non essenziali: tuttavia, i contagi sono schizzati alle stelle.

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