La Divina Commedia nelle immagini di Federico Zuccari, agli Uffizi

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Nel primo giorno del Settecentenario dalla morte di Dante, la Divina Commedia "rivive" sul web. Dal primo gennaio per la prima volta visibili online, sul sito degli Uffizi, tutti i disegni che illustrano il capolavoro firmati dal rinascimentale Federico Zuccari

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Nel primo giorno del Settecentenario dalla morte di Dante Alighieri, la Divina Commedia "rivive" sul web.  Dal primo gennaio debuttano per la prima volta on line, sul sito degli Uffizi, tutti i disegni che illustrano il poema, realizzati alla fine del Cinquecento dal pittore Federico Zuccari, famoso per aver affrescato la Cupola di Santa Maria del Fiore. 

All'esordio delle celebrazioni dantesche

Le Gallerie degli Uffizi, che custodiscono l'intero gruppo di questi fogli 'danteschi', aprono le celebrazioni pubblicando la mostra virtuale "A riveder le stelle". L'apparato didattico è a firma di Donatella Fratini, curatrice dei disegni dal Cinquecento al Settecento del fondo degli Uffizi. 

Tutte le illustrazioni della Commedia dello Zuccari sono state digitalizzate in alta definizione e organizzate in un percorso a tappe che permette di ammirarle per la prima volta nella loro interezza e in dettaglio. Gli 88 disegni, eseguiti dal pittore sul finire del Cinquecento, costituiscono la più imponente compagine illustrativa della Commedia realizzata prima dell'800. 

Una creazione iberica

Creata tra il 1586 e il 1588, durante il soggiorno di Zuccari in Spagna, l'intera raccolta è entrata nella collezione degli Uffizi nel 1738, grazie alla donazione di Anna Maria Luisa de' Medici, Elettrice Palatina. Da allora custodita nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, è stata esposta al pubblico, parzialmente, soltanto in due occasioni: nella grande mostra dantesca tenuta a Firenze in Palazzo Medici-Riccardi nel 1865 e alla Casa di Dante in Abruzzo nel 1993. A parte questi episodi, i disegni dello Zuccari sono rimasti perlopiù noti ad un pubblico ristretto di studiosi e appassionati: infatti come tutte le opere su carta sono normalmente custoditi in ambienti protetti, a temperatura costante, senza luce e possono (salvo limitate esigenze di studio) essere esposti solo ogni cinque anni. Anche da qui deriva la scelta degli Uffizi di digitalizzare il fondo nella sua completezza, rendendolo disponibile a tutti. 

Una galleria che "fotografa" l'universo di Dante

La fragilità del supporto lo rende inadatto ad esser consultato regolarmente. Il percorso illustrato dallo Zuccari, che col fratello Taddeo fu un esponente di spicco del tardo Manierismo italiano, si dipana dalla selva oscura in cui Dante smarrisce la "diritta via" fino alle alte sfere del Paradiso, in un complesso gioco di rimandi, di parole e immagini. I fogli erano anticamente rilegati in un volume: aprendolo, all'illustrazione sulla pagina destra corrispondeva, a sinistra, la trascrizione dei versi del poema e un breve commento dello stesso artista. Anche questi testi sono inclusi nella mostra virtuale 'A riveder le stelle'.

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