La "bolla" di Natale: igloo per turisti in Romania

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Di Giulia Avataneo
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L'invenzione degli albergatori per salvare la stagione

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Azuga, Romania è  una delle più rinomate località sciistiche del Paese. Come nel resto d'Europa, anche qui il peso delle restrizioni per la pandemia si fa sentire sul bilancio dei ristoratori, che non possono accogliere al chiuso i loro clienti. Così c'è chi, come Larisa, ha pensato per il suo hotel a una soluzione creativa.

Bolla di Natale

Chiusi dentro "bolle" riscaldate, i turisti possono godersi una cena o un aperitivo immersi nella natura. Queste strutture temporanee, simili a igloo, punteggiano quello che una volta era il dehors del locale, con i tavoli e le sedie, garantendo il distanziamento sociale.

"È iniziata con la volontà di fare qualcosa di nuovo in Romania e penso che le igloo siano state una grande idea - spiega l'albergatrice Larisa Puscasu - La gente ha ancora voglia di viaggiare ma vuole poterlo fare in sicurezza".

A 20 chilometri di distanza, nel in Predeal, Mugur e Roxana si godono il paesaggio di montagna e un bicchiere di vino in un'igloo montata dai gestori nel giardino del locale.

"Arrivo dal Belgio ma sono romeno e ho pensato di venite a passare due giorni in montagna a sciare - dice Mugur - Spero che l'anno prossimo si possa viaggiare di più e che non avremo più così tante limitazioni come nel 2020".

Crollo di presenze

Il settore ricettivo nel Paese ha avuto un crollo del 65%, in base ai dati diffusi dall'Alleanza per il Turismo in Romania. Si calcola che il comparto abbia perso 100mila posti di lavoro. Dragoș Anastasiu è il responsabile dell'ente e si augura che l'anno prossimo porti nuovi ristori al settore.

"Questa pandemia è stata uno tsunami per il turismo in Romania - spiega - E noi eravamo proprio in prima linea quando il cataclisma ha colpito. Ci sono delle misure che il governo può mettere in campo l'anno prossimo. Ci aspettiamo qualcosa di concreto fra marzo e aprile, al massimo a maggio, con il supporto delle risorse europee che saranno messe a disposizione degli Stati.

Si spera nel Recovery Plan

Negli anni scorsi a Natale i comprensori sciistici romeni registravano il tutto esaurito. Adesso mettersi in viaggio sembra un'avventura per temerari. I ristoratori e gli albergatori stringono i denti puntando tutto sui fine settimana per salvare una stagione compromessa. Sperando in tempi migliori.

La Romania negli ultimi anni ha puntato sull'ecoturismo e un altro ramo molto particolare: l'offerta di isole private che i turisti possono affittare nella Moldavia romena, in Transilvania o sul Delta del Danubio. Adesso si spera nelle risorse del Recovery Plan per ripartire.

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