Centrafrica: l'ombra del golpe sul voto alle porte

Fuga in avanti della Russia che, a tre giorni da un tentato colpo di stato nella Repubblica Centraficana, invia sul posto le sue truppe. Mosca non conferma, ma dal governo di Bangui parlano di centinaia di uomini. Analoga l'iniziativa del Ruanda, i cui contingenti sul campo sotto bandiera ONU sono stato oggetto di attacchi, in occasione del fallito golpe.
Bozizé nel mirino: tutti accusano l'ex presidente golpista
Kigali accusa gruppi ribelli appoggiati dall'ex presidente centrafricano François Bozizé. Un'interpretazione accreditata anche da Russia, Francia, Stati Uniti e Unione Europea che, insieme alla Banca Mondiale, lo hanno invitato domenica a deporre le armi.
Timore destabilizzazione in vista del voto. Domenica le presidenziali
Timore della comunità internazionale è che si voglia ostacolare la tornata elettorale del 27 dicembre: un voto parlamentare e presidenziale che sembra avviato a confermare alla guida del Paese il Capo di Stato uscente, Faustin Archange Touadéra. A garantirne la sicurezza sono guardie private di una società russa.
Bozizé respinge ogni accusa (ma i precedenti sono contro di lui)
Al governo per 10 anni dal 2003, proprio in seguito a un colpo di Stato, Bozizé ha replicato alle accuse internazionali, negando il suo coinvolgimento nel tentato putsch. Tre i gruppi ribelli che nella giornata di venerdì avevano iniziato a marciare verso la capitale, annunciando poi anche la loro fusione.