Mancano i braccianti stranieri, risorsa indispensabile per il settore
La Grecia è a corto di braccianti. I lavoratori stagionali stranieri, usati per la raccolta di olive, quest'anno non sono potuti entrare a causa della chiusura delle frontiere. I produttori si fanno aiutare dalle loro famiglie e dai pochi autoctoni disposti a fare questo lavoro. Quindi la produzione dell'olio è un'altra vittima della crisi scatenata dalla pandemia
Le entrate del settore non supereranno i 650 milioni di euro con un crollo del 20 percento del fatturato dello scorso anno, la cui produzione si è attestata sulle 275mila tonnellate del 2019
La Grecia è il quarto produttore di olio del mondo dietro a Spagna, Italia e Tunisia. Il 60 percento è destinato all'esportazione. Quest'anno è ancora più importante, dato che il consumo interno è crollato a causa della chiusura dei ristoranti.