Famosa birreria di Berlino chiusa per Covid apre le porte ai senzatetto

La Hofbraeu Berlin, grande birreria della capitale tedesca, accoglie i senzatetto
La Hofbraeu Berlin, grande birreria della capitale tedesca, accoglie i senzatetto Diritti d'autore AP Photo/Markus Schreibe
Di Interviste di Kate Brady
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Una storia di solidarietà dalla capitale tedesca

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È una tipica birreria bavarese nel centro di Berlino, molto famosa, che normalmente sarebbe stata affollata di gruppi di persone, in particolare nel periodo natalizio. L'emergenza sanitaria da Covid-19 ha lasciato vuoti i bicchieri e il locale, e così la Hofbräu Wirtshaus Berlin ha deciso di riconvertire i propri spazi per una buona causa: offrire dei servizi ai senzatetto.

La birreria ha una metratura che garantisce il distanziamento sociale. Qui, ogni giorno dalle 10 alle 16, i bisognosi possono cibarsi di un pasto completo pagato dallo Stato, in un luogo caldo offerto dalla gestione del locale. Il manager Björn Schwarz aggiunge: "C'è anche qualcosa da leggere, e allo stesso tempo viene garantito un servizio sociale di ascolto e consulenza. In questo senso offriamo oltre ai pasti qualcosa di un po'inusuale".

Più di 650.000 persone in Germania non hanno una casa. Di questi si stima che circa 50.000 dormano per strada, 2.000 nella sola Berlino. Luoghi al chiuso come questi sono una manna per le autorità locali, che in piena pandemia faticano a trovare spazi che possano dare un'adeguata accoglienza alle persone in difficoltà e al tempo stesso garantire il rispetto delle norme anti-contagio.

Elke Breitenbach, membro del Senato di Berlino con delega all'Integrazione, Lavoro e Welfare, ribadisce che "Le persone che vivono per strada si trovano in una situazione molto più difficile rispetto a prima. A fatica riescono a trovare una fonte di reddito perché tutti gli altri berlinesi non escono. Il nostro invito a restare a casa suona come una presa in giro per i senzatetto. Quindi, dobbiamo assicurarci che ci siano posti dove possano stare, dove la loro salute e la loro vita siano protette. Anche questa è una nostra responsabilità ".

La Germania, che il 16 dicembre ha dovuto chiudere fino al 10 gennaio tutte le attività commerciali non essenziali e le scuole, continua a veder salire i contagi: secondo l'ultimo rapporto dell'Istituto Robert Koch ci sono state 33.777 nuove infezioni e 813 vittime in 24 ore.

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