Cosa sappiamo della relazione tra vaccino anti-Covid e paralisi di Bell

Una dose del vaccino contro il nuovo coronavirus utilizzata in California
Una dose del vaccino contro il nuovo coronavirus utilizzata in California Diritti d'autore AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Rafael Cereceda
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

La FDA ritiene che il tasso di casi di paralisi di Bell coincida con l'incidenza di questa sindrome tra la popolazione generale, quindi non c'è da preoccuparsi. Si tratta di una disfunzione non grave, mite, che scompare da sola entro un mese.

PUBBLICITÀ

Sui social network, dove si è tutti un po' epidemiologi e un po' virologi, c'è molta attenzione a tutto ciò che riguarda il vaccino Covid-19. Sono girate voci su un possibile collegamento tra i vaccini Pfizer/BioNTech e Moderna, e una sindrome temporanea che colpisce metà volto, meglio nota come la paralisi di Bell. 

Ecco cosa sappiamo della possibile - anche se all'apparenza remota - relazione tra la sindrome di Bell e la vaccinazione.  

All'origine c'è una nota dell'FDA, l'agenzia americana del farmaco, che chiede ai professionisti della salute di essere particolarmente "vigili" sui possibili casi tra le persone vaccinate, dopo che il vaccino Pfizer/BioNTech ha iniziato ad essere utilizzato su larga scala.

La Food and Drugs Administration ha praticamente dato il via libera d'emergenza (vista la pandemia) anche al vaccino di Moderna, dopo quello di Pfizer/BioNTech. La FDA basa la sua approvazione sui risultati degli studi clinici, non sui casi rilevati durante le vaccinazioni.

Moderna ha rilevato quattro casi di paralisi di Bell tra gli oltre 22.600 partecipanti, indica FDA

Uno di loro non aveva nemmeno ricevuto il vaccino, ma solo il farmaco placebo. La FDA ritiene che tutti questi soggetti abbiano avuto problemi di salute pregressi che li avrebbero predisposti alla sindrome, ma ritiene che che non si può escludere del tutto un collegamento.

Nel caso del vaccino Pfizer/BioNTech, sono state individuate quattro persone - che hanno tutte ricevuto il vaccino - tra le oltre 43.448 partecipanti al trial clinico, senza però che ci siano dati sufficienti per stabilire un rapporto di causa-effetto.

La FDA stessa ritiene che il tasso di casi di paralisi di Bell coincida con l'incidenza di questa sindrome tra la popolazione generale", e che non c'è una base chiara per stabilire una relazione causale in questo momento. 

La FDA raccomanda di sorvegliare i casi di paralisi di Bell man mano che viene inoculato il vaccino in popolazioni più ampie.

La paralisi di Bell è un problema di salute che tocca il nervo che regola i muscoli facciali. Non si sa con certezza, ma si ritiene che sia causata da infiammazioni nervose legate ad infezioni virali e/o disfunzioni del sistema immunitario.

Può colpire persone di qualsiasi età, ma è più comune nelle persone sopra i 65 anni, nelle persone con diabete o nelle donne in gravidanza.

Di solito è una disfunzione non grave, mite, che scompare da sola entro un mese. Il recupero completo può richiedere fino a sei mesi.

Se dovessimo meramente parlare di cifre, sono morti più volontari rispetto a coloro che sono stati colpiti da paralisi di Bell. Tra i volontari di Moderna sono morte 13 persone: sei avevano ricevuto il vaccino e sette il placebo. Tra i volontari Pfizer/BioNTech sono decedute sei persone. Quattro di loro avevano ricevuto il placebo.

In assenza di ulteriori dati, i decessi, i casi di paralisi di Bell o le reazioni allergiche non sembrano preoccupare gli esperti. 

Tutte i dati, fin qui, suggeriscono che si tratti di eventi abbastanza comuni nello sviluppo e nella sperimentazione di qualsiasi vaccino o farmaco. Quella che è cambiata, di sicuro, è l'attenzione mediatica attorno al processo di approvazione del vaccino - mai così elevata nella storia della medicina.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Vaccino di Moderna: si lavora di domenica per la consegna negli Usa

L'allarme dell'Onu: i Paesi ricchi non si accapparrino più vaccino del necessario

Vaccino anti Covid-19: Von der Leyen: "In Ue i primi vaccinati entro fine dicembre"